Pian pianino si è fatto il suo zoccolo duro. Senza proclami,
senza comizi, senza neppure un manifesto elettorale. È trent’anni che vive
nell’ombra e proprio questa manifesta antipatia verso telecamere e taccuini lo
ha fatto lievitare nei consensi. I sondaggi lo accreditano di un buon trenta
per cento a livello nazionale che equivarrebbe a dire – se i vari Manneheimer
non si sbagliano – essere il primo partito d’Italia. Il suo elettore medio
fondamentalmente ne ha i coglioni pieni della politica, di Vespa, dei
referendum di Pannella, dell’ultimo libro di Veltroni, delle mutande esibite
dalla Minetti. Non hanno figli e nipoti da piazzare in qualche ministero,
perchè un posto di lavoro, se ci fosse, se lo prenderebbero loro.
Il gesto più emblematico e sovversivo che fanno tutti i
santi giorni è quello di rispondere ai sondaggi dei vari siti nazionali
cliccando nel circoletto con a fianco la dicitura “Non so”. A qualunque
risposta: vi piace il cioccolato? Non so. Vincerà la Juve, il Napoli o finirà
in pareggio? Non so. Avete mai fatto sesso in ascensore ? Non so.
Nascosto in qualche anfratto è custodito anche il candidato
premier che verrà presentato – in silenzio, mi raccomando – alla vigilia delle
elezioni politiche del 2013. Si tratta di Mario Tentenna.
È l’ora di squarciare il velo sul partito che governerà la
nostra Italia nei prossimi cinque anni. È il partito degli indecisi, che
probabilmente rimarranno indecisi sino al giorno prima e non andranno nemmeno a
votare. Oppure il giorno stesso di recarsi alla sezione elettorale non sapranno
scegliere il colore dei calzini da indossare o la borsa più intonata alle
scarpe. E se ne staranno a casa. Ma intanto si godono il primato.
Alla domanda se sono orgogliosi di questo risultato i nostri
indecisi hanno risposto: Non so...