È la mia anima la prima ad accorgersi che la primavera è arrivata, prima ancora della collina di Santa Giulia che mi guarda con occhi spalancati da Levante. Non è un segno tangibile, ma una specie di brezza che mi risveglia l’anima. Annuncia che è arrivata: turgida, madida, odorosa. Colorata.
Ma la primavera è una mera faccenda di profumi e colori. Il verde smorto della salvia, quello brillante del basilico, quello serioso e setoso degli ulivi. Migliaia di nuance per lo stesso colore.
E poi il blu dei narcisi. Dei miei narcisi, che fino a due settimane fa erano appena foglie in germoglio e oggi a guardarle mi viene da piangere. Tutti in fiore, tutti assieme; e io che l’ho pregato e ripregato di fare con moderazione, a turno, di regalarmi il miracolo di un fiore alla volta. Che è il lusso più squisito e proibito che io sappia immaginare. Macché, eccolo, all’unisono in fiore. Decine di campanelle, che se ne infischiano dell’avvedutezza e della parsimonia, vogliono solo essere fiori e godere del loro giorno di splendore. Mi fanno un dispetto ma hanno ragione. Vogliono esistere per la loro stessa funzione: quella di colorare il mondo e la vita.
Tra un po’ anche i petali delle rose planeranno sulle creuze che portano alle pievi di collina. Serviranno ad accompagnare le orme delle spose che si avvieranno agli altari in pietra, mentre gli uomini aspettano sul sagrato rasati e odorosi di una qualche colonia in voga, con la cravatta stretta ad un collo che dal giorno dopo dovrà tollerare pesi che fanno finta di aver dimenticato.
So ancora immaginare tutto questo, anche se la scena è un po’ desueta: una antica primavera di un’umanità innocente e colma di attesa.
So ancora immaginare il tempo delle fate, il tempo degli incantesimi d’amore, dei canti che finiranno a notte sotto la prima luna del mese, sotto la luna dove tutto cresce.
Vorrei continuare a immaginare tutto questo sino all’ultimo respiro. Vorrei essere un uomo capace di essere testimone di ciò per cui si vive senza l’agonia del sopravvivere.
Ci sarà ancora tra cent’anni e cento ancora qualche chiesa aperta sulla collina, qualche fiore ancora capace di fiorire per me.
Che altro sperare da un giorno di marzo, se ancora mi resta un poco di innocenza e abbastanza orgoglio di essere uomo?...
L'unico mio rimpianto...è che non mi sono goduta abbastanza le primavere, sto rimediando,anche perchè purtroppo, sono cosciente che non so quante ne vedrò ancora, spero tante così come spero di poter raccogliere un mazzo di violette per tutte le primavere che vedrò ancora
RispondiEliminaA.L.
la mia speranza è quella di avere l'onore di condividere tutte le primavere che Dio ci vorrà regalare con un uomo speciale come te. Giusy.
RispondiEliminagrazie tesoro...
RispondiEliminaPrimavera d’intorno
RispondiEliminaBrilla nell’aria, e per li campi esulta,
sì che a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
gli altri augelli, contenti, a gara insieme,
per lo libero ciel fan mille giri,
pur festeggiando il loro tempo migliore.
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Forse inconsciamente sei venuto a contendere con il Poeta... .
T'è uscito dal cuore. Dall'animo puro di chi ancora sa guardare alla Natura che in cielo ed in terra dispiega la sua armonia.
E' un raro dono, Aldo.
bagliori a pennellate
RispondiEliminanatura
accende l’aria
dal grigiore s’innalza Luce
eroica voglia di Vita
canta
chi sa coglier le sfumature
tra le crepe
nascerà fiore
Mariaconcetta
ldo , non riesco ad immettere il mio commento.... sto' provando ma proprio non mi riesce...Madre Natura ci dona fiori ed essenze,ci induge alla riflessione del nostro misero operato, essa colora il mondo infischiandosene dell'uomo, mi commuovo sempre davanti a tanta grazia, trovo forza e coraggio,attese ben riposte, dunque la primavera esplode e noi siam qui felici dei cicli naturali della vita! Grazie Aldo
RispondiEliminaeleonora becelli
nn sperare altro..è gia' tantissimo!;-)) p.s. mi fai un piacere perosnale? mi serve una poesia di paskua x i miei alunni...un po' orginale..ke faccia riedere MA...seria-mente....mi skrivi due righe da mettere sulla lettrtina ai genitori...alle fam....kon il tuo stile="riflettente" (ke fa sempre riflettere....in profondita'...kome sanno fare solo i profumi,kolori,dei fiori di primavera? )grazie "socio" ,grazie di kuore!<3 heeheh ;-)) poke righe...il foglio è pikkolo...c'è krisi...c'è krisi...haha ..ma ke siano...d'impattoooooooooooooo=ke kolpiskano l'anima..kome sai fare solo tu!!...(ed io,umilmente...hihi );-)) kiss kiss gossip woman....hihi ;-)) ovvia-mente...sola-mente ...se ne hai voglia e tempo!kol libero arbitrio applikato......nn solo nominato...kui da te..e lì..(bakeka)da me....;-)) <3
RispondiEliminaEvviva e'arrivata la Primavera!!! ed ecco le prime rondini che dall'Africa Occidentale hanno sfidato fatica e intemperie per ritornare ai loro vecchi nidi. Il loro cinguettio assieme al canto felice degli altri uccellini è la musicalità della Primavera così come l'esplosione delle sbocciature floreali ne è la sua scenografia.Cosa dire del profumo intenso e particolare della violetta selvatica che si irradia tra le "fasce" liguri e che mi riporta a quando ero bambina (molte primavere fà). Che bei ricordi, ne facevo mazzetti per la mamma e le maestre .... non si può tornare indietro ma si può, come dici tu, vivere con magia e non sopravvivere. Ciao Paola61
RispondiEliminaMantenere occhi vigili,cuore partecipe della vita che brulica intorno e gustare con tenerezza echi e richiami sta diventando raro....desueto!E' una ricchezza che dovremmo incrementare dentro di noi!!!!Perchè non è soltanto il corpo che riceve beneficio quando attinge dalla cornucopia di ciascuna stagione,ma è soprattutto lo spirito!Si gode del senso della creazione,si partecipa della sua essenza e ci sentiamo inglobati nell'immenso!!!!!Questo è un insostituibile privilegio!!!Grande Aldo....!Sei poeta, fino alle radici!Grazie.Mina
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