Quando sento Daniela
Santanché definire tragica la situazione del paese dal suo gazebo
versiliano o il neo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia
annunciare dal finestrino della sua Porsche che una cappa di piombo
grava sul Paese, mi viene in mente una storiella, in pericoloso
bilico tra leggenda e realtà.
Il protagonista di
questo gustoso aneddoto è un ex ministro degli esteri inglesi,
Mr.Brown, un laburista che divideva la sua passione politica tra
giustizia sociale e superalcolici.
Dunque questo
Mr.Brown era ospite di un ricchissimo emiro arabo, che aveva
imbandito per l'ospite inglese una pantagruelica cena. Per tutta la
serata, tra una portata e l'altra, quando non aveva la bocca piena di
aragosta, l'emiro continuava a dire a Brown: “Sapesse, amico mio,
quando soffrono i popoli arabi...”. Brown, non si sa se più
irritato per l'assenza di alcolici o per le appiccicose lamentazioni
dell'arabo, resse a stento sino alla fine del banchetto ma alla fine
sbottò e disse: “Mi scusi se glielo dico ma tra la sua faccia e la
sofferenza, non c'è nessuna possibilità di dialogo”...
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