venerdì 28 gennaio 2011

Guardando nel frigo



Ci sono giorni che le riflessioni (più o meno profonde) sgorgano davanti ai posti più impensati.
La letteratura è zeppa di aforismi immortali nati davanti ad un tramonto alpino. Oppure libri interi creati davanti alla maestosa immensità del mare. Ieri la mia fonte di ispirazione è stata il frigorifero.

Sono rimasto, così, fermo in folle come una macchina immobile davanti ad un interminabile semaforo rosso, a rimirare l'interno di questo imprescindibile elettrodomestico.

Il mio frigorifero sembra la cella di un supermercato. Con il passare del tempo prenderà le sembianze di un dipinto del tardo Ottocento, avente come oggetto una Natura Morta.

Una approfondita ispezione, porta alla luce i resti di carne mummificata, scatolette ossidate, zucchini intaccati da misteriosissime muffe. E poi, ancora, pomodori disidratati e formaggi fossili. Più altri prodotti di Madre Terra frutto di frequenti razzie della mia famiglia nei vari emporii alimentari del territorio. Non contenti del rapporto qualità-prezzo dei prodotti di una cinquantina di punti vendita, non di rado ci affidiamo anche ai tele-acquisti, spesso auto-fregandoci.

Occorrerebbe, ogni tanto accantonare i problemi minori (scantinati a Montecarlo, party scollacciati, il declino di Sua Bassezza, il dibattito interno al Pd), sedersi davanti alle ante spalancate della dispensa e porsi, finalmente, le sole domande fondamentali di questo scorcio di secolo.

Perchè ho comprato la maionese light se non piace a nessuno, nemmeno, penso, al produttore? Cosa mi ha spinto ad accumulare tanta pancetta quanta ne basterebbe a sfamare per trent'anni l'intera popolazione del Saharawi (vecchi e bambini inclusi)? Cosa ci fanno, a casa mia, undici melanzane? Perchè ho ordinato un bancale di prodotti tipici calabresi se tutti in famiglia aborrono il piccante?

Se vogliamo farci ulteriormente del male, potremmo fare una capatina in cantina o nei garage. Potremmo avere finalmente chiare le cause e gli effetti del consumismo: spazzatura e inquinamento. Basterebbe fermarci un attimo e riflettere. La conclusioni non può che essere una.

È inutile girarci intorno: passa da uno spietato dibattito davanti ad un frigorifero l'unica, vera, speranza di salvezza del vacillante impero d'Occidente...

15 commenti:

  1. ....la verità è sotto gli occhi di tutti, ma pochi la colgono ...e allora diventa vero il detto: "chi capisce, patisce"

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  2. Ottima riflessione, bellissimo articolo
    Lucini Alessandra

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  3. Lo sfrenato consumismo ci sotterrerà.
    La genuinità di pensiero passa anche dalla morigeratezza dei costumi.
    Cordialmente
    Mariaconcetta

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  4. E' la sindrome del “bisogno indotto”, vero peccato contro natura che grida vendetta davanti a Dio.
    E' la resa incondizionata davanti all’invasione della cosiddetta economia di mercato che fabbrica bisogni.
    Quella di Aldo è la presa di coscienza di una resa senza condizione all’invasione del futile diventato indispensabile.
    Guardandomi indietro, credo d’aver vissuto tappa dopo tappa questa aggressione che ci ha reso schiavi: ero ragazzino quando sentivo vantare i prodotti fatti a macchina rispetto a quelli artigianali perché perfetti e moderni; di anni dopo ricordo il pompelmo, agrume amaro ed insipido, da nessuno acquistato in Italia, ma che adesso aveva la virtù di fare dimagrire; ed il latte materno? Che schifo! Ci voleva quello in polvere; quindi la margarina, quella si che faceva bene, non quella schifezza del burro; ed i coloranti, vi ricordate di tutte quelle belle E111, E114, E502... ?. Un arcobaleno di matrici cancerogene che appagando l’occhio ti spediva al cimitero fra sofferenze atroci. Sicché alla fine siamo arrivati al saturo frigorifero di Aldo ...che poi e quello di tutti noi.

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  5. la conclusione a mio avviso è che noi siamo malati...e che diveniamo beffa di noi stessi con raptus incontrollabili di possedere tutto... riempiamo carrelli e svuotiamo il portafoglio..poi parliamo e siamo solidali con le persone che nel mondo muoiono di fame, nel frattempo la luce del frigo non funziona..e certo talmente pieno ....e allora cosa facciamo ne comperiamo uno ancor piu grande , più tecnologico... grazie Aldo, buona spesa...

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  6. non sono riuscita a scrivere il mio nome.... eleonora becelli.. il mio commento anonimo non lo è più,,,

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  7. Pane per tutti e non fare uso del superfluo.Ecco cosa resta di me dopo questo splendido articolo.Scusa se non ci sono sempre ma quando posso,ti leggo con piacere perché mi dai notizie incisive e vedo che la Francia è in Occidente,condivido il tuo parere.C'è posto per tutti in questo mondo allora il superfluo,regaliamolo.Quando penso che certi lo buttano o ci mettono varecchina perché i mendicanti non possano mangiarlo.Che mondo lurido.GRAZIE Aldo Laura dalla Francia Ti pubblico da me:-)

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  8. ANTONIO LANZA HA DETTO...
    Saggia riflessione, ma tante belle costumanze antiche sono state sotterrate dalla prvenza di modernità, dalla vita frenetica che impedisce di pensare alcuni nostri comportamenti. Magari scoprissimo il valore delle cose e il senso della misura, o addirittura, se fossimo vicini alla santità, la gioia che ci dona la solidarietà
    Ciao Aldo, alla prossima tappa.

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  9. Una volta i nostri vecchi quando cadeva un pezzo di pane a terra lo raccoglievano e segnandosi con la croce lo baciavano, il cibo era sacro....loro sapevano perchè, noi ce lo siamo dimenticati.
    Buona giornata Aldo
    Minu Poete

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  10. hai ragione Minu mi hai fatto tornare in mente un ricordo,,,,mia nonna se doveva buttare un pezzetto di pane lo baciava e chiedeva perdono....abbiamo il terrore di rimanere senza cibo e compriamo di tutto anche se dopo viene buttato perche' le cose scadono,,,,mi sento davvero un'idiota quando capita ma ci ricasco sempre ,,,perche'???

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  11. Aldo,

    come sempre ci prendi! Da qualche tempo sempre più spesso mi fermo a pensare: io voglio scendere! Voglio poter fare qualcosa di concreto di questa mia vita, che tra mille pretesti sta scivolando via...senza concretezza.
    Il frigo è solo uno dei tanti aspetti...
    Grazie, come sempre, per le tue riflessioni

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  12. Bravo, come sempre. La rivoluzione inizia dalle cose di tutti i giorni, altro che Armata rossa!
    Buona giornata, Aldo.

    alba antonella

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  13. ...anke il mio frigo come il tuo straborda di commestibile e nn.... xkè ormai avariato...molte volte resto a guardarvi dentro cercando cose appetibili ...ma spesso i miei pensieri come al solito volano lontano e arrivano a ki nn ha nulla....a ki nasce e muore senza mai aver deglutito cibo...guardo la bistecca ke io nn mangero' mai...ma altri lo faranno ,penso ...ke nn è altro ke un cadavere ...dietro al ql c'è stata sofferenza nell'allevamento e nella morte ...penso a noi,ke ci riteniamo tanto intelligenti ,ma ke in realta' siamo poco piu' ke deficienti...cosi' oserei definire coloro ke hanno intelletto e nn lo usano x aiutare il debole ,ma ben si'per infierire su di esso,per sfruttarlo...e poi...poi mi guarda s torno e vedo appeso sull'appendi abiti un giaccone bordato di pelliccia...quella vera ...di un povero animaletto,spesso un cane ...ke tenuto in strette gabbie ha atteso a lungo prima d' essere spellato vivo... ke tristezza...meglio chiudere il frigo...mi è passato appetito...resta solo tanta tristezza ,quella ke mi fa da filo conduttore nella mia vita ...la quale nn mi da' modo di assaporare le mie gioie...kiss kiss

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  14. Consumismo.. un modo per chi ti opprime di instillarti desideri non tuoi per far si che i tuoi veri obbiettivi scivolino lentamente nel dimenticatoio..

    E' buffo come ai giorni nostri le frasi più interessanti e rivelatrici le si possa trovare in un prodotto atto all'intrattenimento di famiglie e ragazzi e non nell'editoriale di qualche penna importante...
    Tratto da V per Vendetta: ".... Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c'è che da guardarsi allo specchio."

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  15. Devi provarla la fame per capirla.....
    Belle parole ma "Il sazio non crede al digiuno".! Bel pezzo Aldo....come solito fai !!!

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