domenica 15 gennaio 2012

Morandi, Celentano e...Di Pietro



Ecco, siamo all'Arena di Giletti. Morandi e il conduttore sono estasiati davanti ad un video che ripropone le gesta di Adriano Celentano. È un servizio che si riferisce a qualche anno fa, al 1987. Il Molleggiato paventava – o minacciava – di metter su un partito politico.

Non so a voi ma a me Celentano ricorda molto da vicino Antonio Di Pietro. Sono due italiani famosi e persone per bene. Questa coppia di assi – Di Pietro e Celentano – hanno un presupposto culturale che seppur sbrigativamente espresso, è molto antico e raffinato: ovvero che la gente comune “non capisce” quello che dicono i potenti.
E – ecco la raffinatezza – questo “non capire” le fa capire tutto.
E cioè le fa capire che i potenti ci stanno fregando.

Ecco, dunque – seguitemi bene, amici miei – che chi “non ha capito” come Celentano e Di Pietro, può ben presentarsi al Paese come svelatore di una grande verità (“qui non si capisce più niente”), ergo come i soli che hanno veramente capito.

Un procedimento, evidentemente, di grande successo, non privo di una avvincente logica.

Ma contiene in sé le ragioni della sua auto distruzione: io per esempio di quello che dice Celentano non capisco nulla.

Per non parlare del modo di far politica di Di Pietro...

17 commenti:

  1. Pause … Silenzi… Licenze grammaticali, forse troppo “licenziose”….

    Raccontano di Noi in vario modo: a volte demagogico, a volte radicale, a volte lucido, a volte surreale, a volte sensato, a volte non, ma quasi sempre efficace.
    Questi siamo vietato ancora errare.

    Mariaconcetta

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  2. "...ergo come i soli che hanno veramente capito..."

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  3. alla fine di una mezza pennichella mi sono ritrovata zappingando su Morandi che dava i nomi per San Remo. Ho pensato che quest'anno potrei anche rivedere questo momento di musica varia e , mi sembra, ben scelta. Celentano forse verrà a dire il suo verbo , penserà di essere un gran politico e nessuno capirà una mazza ...ammetto che di fronte a personaggi come lui, Grillo e Di Pietro ...ci mettiamo anche Bossi? mi sento impotente , so che 'i semplici' sanno giudicare e lo faranno , io , tenendo le dita incrociate , apprezzo il lavoro dei professori , come fossero una super impresa di pulizie che ci farà spendere un casino di soldi, ci romperà forse oggetti a cui tenevamo tanto ma preparerà la casa ad una nuova vita...però teniamo sempre incrociate le dita ...non vorrei sbagliare di nuovo! <3

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  4. Ciao Aldo, ogni personaggio esprime il consenso di parte della società. Si può condividere o no, rimanere indifferente o indignarsi, ma non serve a nulla. La società deve riscoprire i suoi valori fondanti e non sono certamente in due persone sia pure affermate. Prerfersco la semplicità di espressione che raggiunga ogni persona, dotta e non, ma con chiarezza, poi ognuno decida dove deve andare questo nostro paese Abbiamo bisogno di un'Italia diversa, finalmente non legata a perosaggi, ma capace di esprimere se stessa come ha fatto nei tempi migliori. Amo l'Italia e spero che succeda
    Con tanta amicizia
    Antonio Lanza

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  5. Il quesito di oggi mi pone una riflessione!
    Comincio da Di Pietro.
    Come avrà fatto a laurearsi nella lingua Italiana, per di più in Avvocatura, perchè appunto come dici tu Aldo non si capisce quello che dice.
    Anche il modo di porsi e di pensare è tutto un programma.
    Che ci stà con Celentano?
    Ci sta...eccome.
    Di Celentano apprezzo la musica e le parole.
    a parte la non scolarità che non preclude la cultura...il fatto di essersi inventato un personaggio, con le pause e i silenzio...mi da adito a pensare che si soffermi a cercare le parole che deve dire: consapevole delle sue carenze?

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    1. Su Di Pietro e la sua laurea, la tua perplessità è condivisa, credo, dalla maggioranza degli Italiani di buon senso e che confidano ancora nella serietà delle Università italiane.
      Circa Celentano, cosa dirti? A me pare che il nuovo personaggio che s'è cucito addosso, l'abbia allontanato anche dalla musica che una volta sapeva proporci... .

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  6. In questa domenica di sole avrei preferito andare a farmi una bella passeggiata al laghetto di fimon , purtroppo sono dovuta rimanere a casa e scegliendo cosa guardare o preferito ascoltare su rai 5 il grande Giorgio Gaber un uomo che conosceva meglio di noi gli italiani e l'italia.A differenza di Celentano e di Di Pietro lui le cose le capiva eccome .Nel 1987 cantava una canzone ,l'alibi,nel testo c'è una frase che diceva così:e poi l'uomo non riesce ad apprezzare abbastanza l'ozio e diventa quasi sempre una persona seria che non sa rinunciare all'imperdonabile vizio di lasciare un segno nella propria storia, e poi per raggiungere ogni cosa mi ci vuole un alibi.
    Patrizia G.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Al solito,Aldo ci porta a riflettere, ma forse questa volta è semplice.
    Celentano non è un politico e Di Pietro è il meno politico dei politici, troppo diretto per essere un politico.

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  9. Caro Aldo , premetto che io non ho mai capito da dove nasca tutto il successo di Celentano come "filosofo" ( e mi fa anche un po' effetto uusare questo termine per riferirmi al suo pensiero ) , ma questo è uno dei miei tanti limiti ( tra i quali rientrano anche la mia totale indifferenza per le partite di calcio,per le corse di formula uno , per le corse di moto etc etc... Se posso ben capire il divertimento di chi pratica uno sport, trovo invece molto noioso il ruolo di semplice spettatore).
    Ma come scrivi tu, se ti ho ben inteso, questo successo nasce dal suo proporsi come " uno dei tanti che non capiscono" ( però a differenza dei tanti che non capiscono , lui sa benissimo come monetizzare il suo personaggio,proprio alla stessa stregua di quel che accade per i calciatori, i piloti di formula uno e i protagonisti delle corse in moto.)

    Un po' diversa è la questione che concerne Di Pietro, ammetto apertamente che ho tifato per lui quando era magistrato, nel periodo di "mani pulite" e resto nei suoi confronti tuttora riconoscente per aver avuto il coraggio di portare nelle aule di un tribunale il tema del malaffare nel mondo della politica .
    Quando in seguito si è dato alla politica .... ecco in effetti è stato realmente un personaggio confusionario ...
    Comunque io ho dato in passato il mio voto ad alcuni dei suoi candidati indipendenti ( votai a suo tempo Giulietto Chiesa,in tempi successivi ho votato Vattimo e de Magistris , mi piaceva molto anche Carlo Vulpio e non ho potuto votare , perchè candidato in Calabria , Emiliano Morrone, ma lo avrei fatto più che volentieri ....) eppure io non sono una dipietrista .... io mi ritengo una "anarco-social-comunista" il che vuol dire tutto e non vuol dire niente ...sono comunque una di quelle tante persone che non riesce a trovare un valido riferimento politico in nessuno dei partiti attualmente esistenti e cerca di votare ( quando e se vota) il meno peggio di quello che il mercato offre ...
    Tuttavia di Di Pietro sono moltissime le cose che non mi sono piaciute ultimamente, in particolare la questione dei referendum per l'abrogazione della legge elettorole.
    Ha consapevolmente partecipato alla truffa che è stata fatta nei confronti di chi è andato a firmare per l'abrogazione totale del Porcellum .... Ben cento e uno costituzionalisti si erano pronunciati avvisando che tale referendum non sarebbe passato al vaglio della Corte Costituzionale e un uomo di diritto non poteva far finta di non sapere... Esisteva un altro referendum di modifica delle legge elettorale che avrebbe invece superato il vaglio della corte , il Passigli-Sartori, referendum che , quello sì, avrebbe effettivamente reintrodotto le preferenze ,ma avrebbe reintrodotto anche un sistema proporzionale con sbarramento al 4 % e avrebbe cancellato anche il premio di maggioranza ....... e questo Di Pietro non lo voleva, come non lo voleva il Pd, come non lo voleva la SEL .....
    Non poteva non sapere Di Pietro , e nemmeno poteva non sapere De Magistris .... e ,peggio ancora, utilizzavano le argomentazioni che erano valide per il Passigli , per convicere la gente a firmare a favore di un referendum che avrebbe ( anche se fosse stato ammesso) semplicemente ripristinato il Mattarellum e che di conseguenza non avrebbe assolutamente reintrodotto alcuna preferenza e avrebbe mantenuto il premio di maggioranza .
    In questa occasione mi ha profondamente deluso anche De Magistris .... non si può cacciare balle alla gente in questa maniera ....per me è una cosa inconcepibile ....
    Ma a quanto pare Di Pietro in questa occasione effettivamente ha dimostrato di essere un buon can pastore capace di governare un gregge di pecore "che non capisce" e che firma senza preoccuparsi di sapere se quello per cui firma corrisponde alle parole con cui gli viene venduto ...

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  10. io nn ci kapisko piu' un belin in generale.....hehehehh kuindi amiko mio....siamo in due e nn kapire ..nè celentano, nè di pietro...anke se ,kapisko bene,ke kuesto fatto...nn ti sia di grande konsolazione!;-)) ma è meglio del niente...o no? ;-))))

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  11. Quando successo e popolarità ti danno alla testa tanto da farti prendere troppo sul serio, ecco che il tuo io ti spinge a credere di saper discernere meglio degli altri il bene dal male, il giusto dallo sbagliato, e ti induce a voler dire agli altri cosa fare; ti porta a sputar sentenze anche quando, o forse dovrei dire soprattutto quando, non hai la più pallida idea di cosa tu stai parlando.
    Spettacolo, politica o ricchezza non fa differenza: è il successo che ti mette in cattedra.
    Sicché nessuna meraviglia se un cantante che ha segnato gli anni tuoi più belli, o un magistrato per il quale hai tifato in un moto di sincera indignazione e speranza, alla fine dilapidino un patrimonio di credibilità e di affetto sbalordendoti con le loro farneticazioni.
    Qualcuno diceva: la carne è debole. Io aggiungo: il senso della misura è raro.

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    1. Dario, sempre puntuale, come al solito, caballeros!

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  12. ...credo che Di Pietro e Celentano siano gli unici che hanno capito come va il mondo italiano ed i suoi abitanti....fanno scena...come tanta gente dello spettacolo vuota dentro ma piena di silicone nella varie parti del corpo....compresa la testa....e la scena piace a tutti...aumenta l'ascolto ed i mass media sbrodolano di goduria.... Vado di corsa Aldo....ma una occhiata la dò sempre nel tuo blog....Felice inizio di settimana....bigi

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  13. C'è una cosa che non ho mai capita anzi non ho mai voluto capire...è la classifica che faceva Celentano tra coloro che sono "rock"o "lento"questo,a parer mio,è già un motivo per diffidare da colui che determina arbitrariamente,chi è chi,in nome di una notorietà...per ciò che riguarda poi Antonio di Pietro,la sua agrammaticalità ormai leggendaria e alla pari delle sue prese di posizioni politiche,dunque al di là dei loro talenti e meriti personali questi 2 personaggi pubblici si possono associare nel fatto di rivendicare ,anzi di promulgare "una verità" al di sopra di ogni sospetto ...Gilda

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