domenica 5 febbraio 2012

Fallibilità del comunismo



Apprendo con costernazione della nascita dell'ultimagenita della coppia John Elkann e Lavinia Borromeo. Non tanto per l'innocente neonata, quanto per nome che la coppia intende imporgli: Vita. E gli sposi sono recidivi. I primi due li hanno chiamati Oceano e Leone.

È esilarante l'uso bizzarro dei nomi di battesimo che ha quel circolo di bontemponi. Sparano nel mucchio: all'appello manca – almeno, ancora per un po' – Succo di mirtillo e Diesel. Questo uso è stato per anni – dai tempi del battesimo di Lapo – materia di studio, quasi una palestra, per generazioni di aspiranti psicologi.
Per Gianna Schelotto questa è una tendenza in voga per una certa categoria di persone – quella per intenderci che non fanno un cazzo dalla sera alla mattina e dalla mattina alla sera - per “ergersi un gradino sopra alle masse”. Una piano parallelo rispetto agli altri, ma proiettato in verticale.

E così un bel giorno si riuniranno tutti quanti, questi pargoli dai nomi astrusi, tutti quanti a giocare con le loro Barbie vestite con abiti su misura commissionati ad Armani. Giocheranno a Monopoli con soldi veri e quando faranno le squadre per giocare a calcio ingaggeranno Ibrahimovic e Messi.

Mi sento malinconicamente solidale con la piccola Vita, come lo fui per gli innocenti Oceano, Leone e Nathan Falco. Mi verrebbero in mente migliaia di slogan proletari contro coloro che hanno solo anche pensato di imporre questi nomi: quasi un marchio a fuoco da portare appresso tutta la vita.

D'altronde questa è l'ennesima prova che i comunisti non ne hanno mai azzeccata una.
Non dovevano mangiare i bambini.
Dovevano mangiare i genitori...




6 commenti:

  1. Aldo,una sola cosa oserei in favore dei comunisti,forse questo tipo di genitori erano proprio troppo indigesti,no?????...

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  2. In nomen homen, guada che quasi ci credo...
    Ho due figlie una si chiama Priya ed è fortissima e vuole primeggiare, l'altra Shanta è di una bontà ed altruismo veramente incredibile e non abbiamo dato noi quei nomi.
    Fu Madre Teresa di Calcutta, noi li abbiamo solo mantenuti.
    Non mi spiego più il perché questo avvenga in molti casi, però è un fatto, tanto che già gli antichi romani se ne erano già accorti.
    Prima pensavo, ed ora lo stanno provando scientificamente, che il carattere di una persona in parte si formi a causa delle condizioni ambientali e che in parte sia ereditario, dunque se i genitori hanno un certo carattere in parte lo trasmetteranno al figlio e sempre a causa di quel loro carattere daranno a lui un nome preciso e non un altro nome.
    Per questo fatto può accadere che il carattere collimi col significato del nome.
    Un poco come l'oroscopo, ora sappiamo che gli oroscopi non collimano più con i segni zodiacali d'un tempo per via della precessione degli equinozi.
    Eppure... qualcosa c'è, ed allora cosa c'è? c'è che un bambino trascorre il periodo di gravidanza durante una stagione, diciamo quella invernale, la madre avrà trasmesso le sue emozioni al feto e questo porterà per sempre un determinato atteggiamento che poi determinerà le sue scelte e dalle sue scelte la sua vita avrà un andamento, che nelle linee generali, può essere simile a quello degli altri che nascono nello stesso periodo.
    Gli antichi si erano accorti di questa coincidenza e non si spiegavano il perché, però alzando gli occhi al cielo vedevano una certa disposizione delle stelle ed a loro dettero la responsabilità di tutto.
    Da qui a guardare le stelle per sapere cosa mi accadrà domani però ce ne corre!
    Tutto questo per fare una similitudine col detto "in nomen homen"... ci esprimiamo ancora attraverso concetti millenari, ma può essere che una recondita spiegazione anche se labile ci sia, e se c'è, penso che molta di questa spiegazione stia nel carattere dei genitori, per questo dal nome del figlio potrebbe essere possibile (dico solo potrebbe) fare delle ipotesi sul carattere dei figli e dei genitori e creando un enorme database studiare, col principio della legge dei grandi numeri, se effettivamente e mediamente vi sia una corrispondenza, e forse c’è!
    Allora ragazzi!
    Prima di nascere avete una grande difficoltà …
    Quella di scegliervi i genitori giusti ed il periodo in cui nascere !

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  3. Il comunismo essendo una ideologia, come tutte le ideologie, come tutte le religioni, certamente che influisce sui nomi, ah ah ah un amico mi disse stiamo decidendo il nome per il mio primo figlio hai una idea? Si certo risposi subito VERCINGETORIGE oppure ASSURBANIPAL ! mi prendi in giro? mi disse! NO voglio farti capire che il nome di tuo figlio lo devi scegliere tu e se vuoi fare una cosa che si usava in antico affibbiagli un nome fiorentino. In antico, ma neanche poi tanto, i nomi ed i cognomi non solo identificavano l'appartenza ad una famiglia, ma anche, di conseguenza, alla città e questo conferiva una certa sicurezza, in quanto già dal nome si individuava il possibile nemico od amico. Per esempio dicendo Boraschi capisco subito che è un mio caro amico e se vado all'etimologia di Aldo lo riconosco in pieno... E' LUI !

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  4. Povera bimba........o NO.......il suo nome la costringerà a determinati atteggiamenti, sarà già a 10 anni la padrona della vita degli altri, dirà subito che tutto le appartiene.....perchè ha un nome che tutto comprende....il problema è solo uno:-MARCHIONNE....sai che risate se nel frattempo si sarà mangiata la FIAT.....quello ha una fame atavica , altro che comunisti....e la povera Vita...si troverà padrona di una MISERA VITA..........
    Bruna

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  5. I genitori sono di solito più duri e indigesti, meglio carne tenera e rosea.
    A.L.

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  6. Il nome, come dice sopra Brontolo, che si è autoimposto cotanto appellativo, appartiene alla cultura ed al mondo dei genitori... . Io avrei adorato chiamare mio figlio Lapo, con buona pace di mia moglie che non ha approvato ed anche di chi, dimentico del sommo poeta (Guido, io vorrei che tu, Lapo ed io...), oggi lo trova snob ed elitario.
    Meglio, comunque, un Lapo (ai miei occhi) dei tanti Anarchia, Italia, Libera, Igor, Yuri, Maik, Sandokan, Domenicain..., si perché posso testimoniare che ho visto con i miei occhi imporre ad una bimba quel “Domenicain”. Perfino un Canzia, al che il ginecologo ebbe ad esclamare: ma che Canzio di nome è Canzia?
    No, caro Aldo, non ti lasciar fuorviare da... preconcetti ideologici: la stranezza di “marchiare” i figli non è monopolio di quanti “non fanno un cazzo dalla sera alla mattina e dalla mattina alla sera per ergersi un gradino sopra alle masse”.
    “Ad ognuno il suo” avrebbe detto Leonardo Sciascia.

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