Frugando nell'archivio dei miei articoli, post e quant'atro, scopro che a cadenza semestrale vergo scritti di fiele contro la dirigenza di Trenitalia. Il mio è puro esercizio di masochismo. Non serve a nulla e le cose vanno irrimediabilmente verso il basso. Visto che i miei scritti non sono socialmente utile, mi appello oggi al meschino sentimento della vendetta.
Siccome questo governo è prettamente tecnico (e se ne dovrebbe infischiare del consenso dei potenti), chiedo che i manager che dovrebbero far funzionare i treni siano condannati per un tempo congruo a lavori socialmente utili. Questo solo perchè – per motivi che non sto qua a spiegarvi – sono fermamente contrario alla pena di morte.
La giusta pena che vorrei comminare a quei signori si materializzerebbe nell'uso di quello che resta dell'azienda che loro gestiscono, e condividere, così, la mortificazione e la pena del popolo che arranca nello sfascio delle rotaie, nel putridume dei convogli, nella desolazione delle stazioni.
In questi giorni ci dicono che con la neve i treni scivolano sulle rotaie e allora bisogna stare attenti andare piano piano come i bambini con le galosce: è o non è insultarti?
E non ti insultano quando la voce – sintetica, preregistrata, odiosa – dall’altoparlante ti avvisa che il treno partito da Livorno, ha 30 minuti di ritardo “Causa eccessivo traffico sulla linea”? Che è successo, c’è un ingorgo a Pontremoli? C’è coda al casello di Massa? O pensi che ti prendano per il culo, che si inventino battute spiritose, visto che non sanno come passare il tempo?
Ma sentite l’ultima. A Parma esiste un treno perfettamente mimetizzato con l'ambiente esterno. È talmente evoluto che riproduce perfettamente la neve che scende dal cielo. Parrebbe un vanto, ma la neve è vera. Nevica negli scompartimenti. Ero su un convoglio quando il fenomeno paranormale si stava verificando. E avevo poco distante il capotreno. Non vi dico le sfumature dell'imbarazzo quando io, assieme a tutti gli altri passeggeri gli abbiamo piantato gli occhi addosso. Il personale addetto, poveraccio, si vergogna.
Allora è scattato il sentimento di cooperazione, di mutuo soccorso che si crea tra i poveracci, gli oppressi, i presi per il culo. Ci siamo alzati il bavero e non abbiamo fatto nessun tipo di commento. “Almeno viaggiamo, almeno non è in ritardo...”, ha sussurrato una donna presente nello scompartimento. Organizzarsi e non scocciare e non pretendere. Le ferrovie sono un sistema punitivo ed educativo.
Ciò che in tutta Europa è considerato diritto minimo garantito per i viaggiatori, qui, in questo Paese, è un lusso.
Vendetta, ormai altro non chiedo...
la vendetta va servita subito, stampata e affissa nelle stazioni FS vicino alla biglietteria- ottima-
RispondiEliminaTi auguro di avere giustizia, e al grido "vendetta tremenda vendetta" aggiungo....I viaggiatori si scusano per essere impossibilitati a spingere il treno, si scusano anche per non essersi organizzati con pale e palette per poter spalare la neve dai vagoni, pazienti aspettano il disgelo durante il quale provvederanno a munirsi di pale tascabili da usare al momento del bisogno. Ringraziano le Ferrovie per aver reso il viaggio invernale movimentato e "fresco".
RispondiEliminaA.L.
Era solo per abituarvi al freddo che vi aspettava una volta scesi dal treno........era solo a fin di bene.
RispondiEliminaOrmai siamo un popolo di pagatori esemplari, paghiamo per tutto....paghiamo anche per non avere nulla, l'Europa ci porta per esempio:
- GUARDATE GLI ITALIANI COME SONO BRAVI PAGATORI E...COGLIONI
e lo ha capito bene Montezemolo che si è fatta la sua bella ferrovia...sfruttando i binari dello stato, ma che fa, tanto la manutenzione la paghiamo noi...popolo di coglioni.
Bruna
Non è che quella delle dirigenze delle FF.SS. è una strategia per demolire completamente il trasporto pubblico e convincere i malcapitati che solo privato è bello etc etc etc ....
RispondiEliminapotrebbe essere che Lor-signori abbiano già un caldo posticino super retribuito che li attende altrove .... non mi stupirebbe !
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaNon bastava il disagio della neve, comunque copiosa, ed ecco sevito su un vassoio d'argento un'altra pena da parte delle FF.SS. Noi italiani siamo fin troppo pazienti, rassegnati, per il continuo martirio, forse aspiriamo alla santità. La neve è comunque tanta, non ne cadeva tanta da oltre mezzo secolo, ma non giustifica l'incompetenza a gestire l'imprevisto, pur con i limiti che ogni azione umana ha.
RispondiEliminaLa vendetta è nell'animo di molti, mi auguro che venga esercitata saggiamente, scoprendo il diritto al rispetto della dignità umana, insieme alla solidarietà. Sarebbe anche utile non sbraitare solamente, astenersi dalla partecipazione attiva alle scelte, a costruire una società a dimensione d'uomo. Tutta ladirigenza pubblica non è un evento ancestrale, sono nominati da noi, dalla nostra forza elettorale, non dimentichiamolo...
Ora non mi resta che augurare a tanti malcapitati migliore fortuna, insieme alla mia solidarietà
Antonio Lanza
la vendetta arrivera'.....fattore tempo.il guaio è ke le persone si akkontentano....nn parlano.....nn si lamentano....semplicemente kiedono vendetta....ma la vendetta serve dopo..kuando il problema è risolto.....la vendetta ha una brutta abitudine ,aldo.....arriva sempre kuando a te nn te ne frega piu' un bel belino....heeheh ma stanne certo ke arriva!;-))....tu siediti sul fiume, kome fece siddharta....(ke nel frattempo è diventato ghiacciato..sia il fiume ,ke sidddharta hahahah)sotto il kumulo di neve......osserva..... aspetta...e vedrai ke un bel gg...di sole...bum bum..la vendetta fara' la sua spadata....zak zak...a sorpresa...;:-))! perkè la vendetta è fatta kosì....viaggia kome le pare....è simile in kuesto...alla ferrovia italiana....se ne sbatte del tempo perso....semplice-mente perdona..ma nn dimentika mai ,il nome del suo "nemiko".....;-))) vendetta = fattore tempo+destino!hehheheehh;-)))))
RispondiElimina...e allora che aspettiamo??facciamo qualcosa?...le parole sono portate dal vento,come la neve.... e tante volte non arrivano da nessuna parte...si disperdono...
RispondiEliminaAZIONEEEE!!!
Brutte cose. Saluti da Salvatore.
RispondiEliminaMoretti, sindacalista ( !!!!) lo vedrei bene sui treni pendolari, però almeno per un mese, (e magari quei treni che chiama Intercity e che sono gli interregionali),ad es. Bologna Piombino ( o una qualsiasi località toscana che non sia Firenze). E lo vorrei tutte le mattine. E magari una notte dovere raggiungere, in treno, beninteso, Reggio Calabria. Che si può aggiungere a quello che hai scritto ? Qualche francesismo ?
RispondiElimina