Pur detronizzato, inquisito,
politicamente annullato, il fu Berlusconi continua a sillabare
dall'oltretomba il suo unico mandato testamentario al suo manipolo di
seguaci: mai con la sinistra e fate qualunque cosa purché danneggi
la sinistra.
Se è vero, come è vero, che in
prossimità della fine gli uomini si ricordano solo l'essenziale, le
ultime volontà del signor B. equivalgono ad una vera e propria
confessione: niente e nessuno ispirò la sua incredibile parabola
politica se non l'ossessione di annientare i “mangiatori di
bambini” aldilà di ogni motivabile dubbio. Aldilà, perfino, del
trascorrere del tempo che tutto dovrebbe mitigare, mutare, addolcire:
tutto tranne l'astio implacabile di questo ex politico.
Questa ostinazione furibonda,
ottocentesca, da dannato senza redenzione e senza requie, è
utilizzata con profitto dai suoi abili agiografi (Alessandro
“Nosferatu” Sallusti, il Romero delle rotative, in primis) che
segnalano i deliri del signor B. come scene madri per ravvivare le
loro prime pagine.
Comincio a temere che la natura delle
esternazioni del Nostro siano di natura oltretombale. Nelle notti
buie e tempestose tornerà a spaventarci, con tanto di cigolamento di
catene, con orribili “uhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh”.
Brrrrrr, che paura...
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