Devo dare ragione a Berlusconi. Per una volta Sua Bassezza non dice astruserie. Ha ragione: il giornalismo politico, almeno in Italia, è pettegolo, approssimativo, spesso fazioso, quasi sempre inutile. Lo stesso sfogo lo ebbe anche Massimo “Inciucio” D'Alema qualche anno fa, se non sbaglio quando ricopriva la stessa carica di Berlusconi.
D'altro canto nemmeno Toqueville riuscirebbe a scrivere articoli epocali ogni giorno, soprattutto rubando mezze frasi nei ristoranti frequentati da politici, nei locali che ospitano parlamentari, rubacchiando due righe nei tabulati telefonici. Di più: nella maggior parte delle occasioni, i giornalisti se ne stanno comodamente seduti al desk, facendo il refresh alle ultime notizie delle agenzie di stampa. Segue il classico pastone con le notizie che si ritiene più succulente.
Ma il problema – se questo stato di cose si può catalogare nella categoria “problemi” - non interessa solo la politica. Spesso anche i calciatori si lamentano per un caso “montato ad arte”, così come attori, cantanti e tronisti denunciano la vita impossibile che sono costretti a vivere a causa di paparazzi e giornalisti un po' troppo appiccicosi. D'altronde bisogna anche ammettere che senza i giornalisti e le prime pagine, difficilmente le categorie sopraelencate (politici, calciatori, tronisti) riuscirebbe a condurre la vita dorata che i cronisti raccontano ogni giorno. Gli uni ostaggi degli altri: un'arma a doppio taglio a causa della quale non si capisce più chi è ostaggio di chi.
Un rimedio c'è, ma è improponibile: basterebbe ammettere che non sempre, almeno non ogni giorno, si ha qualcosa a dichiarare e conseguentemente costringere i cronisti a recarsi dai propri direttori per proporre un triste “nulla di notiziabile”.
Ci sono giorni che la vera notizia è il silenzio: la pagina vuota, terrore di tutti gli operatori dell'informazione. Una sorta di “giorno bianco”, utile per ricarire le pile e per fare stagionare pensieri e parole. Ma è utopia, non-senso alla stato puro, soprattutto nell'era della quantità, dove l'assenza è vista come una colpa. Così, quotidianamente, giornalisti, politici, nani e ballerine, producono parole per puro horror vacui.
Chilometri di inchiostro per paura che il vuoto ci inghiotta. Proprio quel vuoto che potrebbe salvarci.
Come sempre, riesci ad essere sincero!!!
RispondiEliminaCerto che da ‘ste cavolo di rivelazioni di Wikileaks, era lecito aspettarsi un po’ di più.
RispondiEliminaEsempio qualche cosa su Ustica, e magari qualche indicazione sui depistaggi delle stragi avvenute da Piazza Fontana, a Brescia e così via fino a Bologna, durante la lunga e buia notte della repubblica. Sul terrorismo, sulle Brigate Rosse, su Gladio, sui vari tentativi di golpe, ecc.
E invece, 250 mila documenti segretissimi hanno rivelato solo che Berlusconi è un po’ “VANITOSO” e a forza di non dormire la notte, di giorno è stanco morto.
Certo mi sarebbe tanto piaciuto se fosse uscita qualche cosa su Milano-2.
Un caro saluto
Enzo Montanari
Sei grande fratellone!
RispondiEliminaChicca
Bella disamina Aldo!
RispondiEliminaQuando penso "giornalista", "cronista" solo una persona mi viene in mente.
Oriana Fallaci.
Si può non condividere le sue idee.
Ma la sua vis.... Immensa.
Le sue interviste, la sua cronaca dal Vietnam...
Lei che si "lascia" scoprire il capo davanti Khomeini ...
Fantastica....
Ciao
Mariaconcetta
IO CREDO A QUELLO CHE VEDONO I MIEI OCCHI
RispondiEliminaGLI ITALIANI X ANNI SFIDUCIATI NON SONO ANDATI A
VOTARE ED ALLORA SI VEDE CHE STAVAMO BENE QUEL
POCO C'ERA .ADESSO NON Cè NULLA DI NULLA - LAVORO
SCUOLA TUTTO è UN FALLIMENTO ANCHE DI VALORI NON
NE SAPPIAMO NEMMENO IL VERO SIGNIFICATO .SE PARLANO I GIORNALI LASCIAMOLI PARLARE .MA NON VENITE A DIRMI CHE SILVIO è PULITO QUANDO LUI STESSO SI ACCUSA E CADE IN CONTRADDIZIONE .UN FALLITO NON PUò GOVERNARE NON è CAPACE A DIREGERE SE STESSO E NEMMENO DI SCEGLIERE PERSONE CAPACI A FARLO X LUI HA PORTATO IL PAESE
ALLO SFASCIO DISINTERESSANDOSI DEL SUO DOVERE .
OLTRE LA MOCHET HA LA CRUSCA X CERVELLO NON VUOLE ESSERE UNA CRITICA PERCHè NE HA AVUTE A MIGLIAIA DI MIGLIAIA SILVIO è UN PERICOLO X IL
NOSTRO PAESE .
Silvio ha avuto una maggioranza che mai nessuno haa vuto prima e non é riuscito a fare una riforma. ha fatto delle cose MA non ha fatto una riforma strutturale dal 1994. Giustizia, Fisco e altro. Ogni volta dice che lo farà e poi sistema i suoi affarucci. E basta.
RispondiEliminaForse dovrei dire di quanto scrive Aldo, ma sull’argomento lui conosce il mio pensiero per averlo già manifestato tutte le volte che, nel suo blog, ha parlato di giornalismo.
RispondiEliminaMi pare, tuttavia, doveroso - visto che lui si astiene sempre dal commentare gli interventi - precisare taluni commenti qui letti.
Quest’ultimo governo, è vero, ha avuto una maggioranza senza precedenti e l’ha avuta perché s’era impegnato programmaticamente alle cosiddette riforme strutturali.
A parte il peccato originale della compagine governativa, dove non riconosco un autentico spirito democratico in molti dei suoi componenti, non dobbiamo perdere di vista che essa viene ad operare in una situazione oggettiva rappresentata:
- da una crisi congiunturale mondiale che ha le sue radici fuori dal nostro Paese, ma che per la globalizzazione, ne viene coinvolto;
- all’interno è alle prese con una identità dei poteri dello Stato, dove l’uno prevarica l’altro; con una Scuola ed Università che si pone agli ultimi posti della graduatoria mondiale; una Sanità che passa con disinvoltura dall’eccellenza alla stregoneria; una Burocrazia statale che farebbe arrossire quella di borbonica memoria; un Fisco, forse il più ingiusto del mondo civile e non solo; una Classe Industriale miope, che scambia il decentramento con il facile arricchimento; con una Malavita che controlla più di un terzo del nostro Paese, e potrei continuare all’infinito… .
Il tutto complicato dagli eventi straordinari quali il terremoto dell’Aquila, l’endemica sporcizia di Napoli (che di straordinario non ha nulla) ed i ciclici alluvioni (Veneto, Liguria, Messinese, Salernitano) che dissolvono il territorio come fosse sabbia.
Per ciò che attiene alla crisi mondiale, se il nostro Paese ha fin’ora tenuto (leggasi Banche Usa e britanniche, Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna…), non è stato solo per fortuna, ma anche per i provvedimenti presi dal governo che, se pur nell’auspicio di molti avrebbe potuto fare di più, certamente hanno impedito che la speculazione avesse la meglio come in quei paesi.
Circa la situazione interna: tutti protestano contro tutti, nessuno vuole i tagli, nessuno approva i provvedimenti che vorrebbero toccarli (vedi magistratura che, per vergogna, dovrebbe solo tacere), nessuno è disposto a rinunciare al proprio orticello in ossequio al detto “meglio primo a Tuscolo che secondo Roma”.
Dimentichi di ciò, mi pare che in buona sintesi, si rimproveri al Governo di non aver avuto la bacchetta magica per sistemare il tutto in due anni. Forse anche Dio, che in sette giorni ha creato il mondo, avrebbe avuto qualche difficoltà (e non me ne si voglia per la bestemmia).
Antonio Lanza ha detto...
RispondiEliminaCia Aldo, concordo con la tua disamina, e ti ho dato sempre atto del tuo impegno. Stiamo vivendo un periodo nebuloso dal quale speriamo uscire presto, benefici che poi calano su tutti indipendentemente dalla collocazione, partendo da un piano serio per il rilancio della notra economia nazionale: Ricerca, piano indistrial, politica per i giovani-casa occupazione-, per questo ultimo riferimento, dati i osti di un appartamento un giovane con lo stipendio che predne non potrà mai acquisatre un piccolo appartamento ( Non s'è più rapporto potere d'acquisto costo del bene.) Non si pretende la bacchetta magica, perché nessuno la possiede, solo provvedimenti e leggi che tengano conto delle difficoltà attuali. Con affetto
le notizie illuminanti sono troppo pericolose e troppo scomode. non conviene a nessuno parlare dei veri problemi che affliggono il mondo.
RispondiEliminaMeglio sfogliare pagine patinate di pubblicità e di moda.
Tutto il resto del mondo, quello che muore, quello che è schiacciato e sfruttato non merita mica di essere ricordato e discusso.
Lucini Alessandra
Il terrore del vuoto per un giornalista ,io lo chiamo per un essere umano,il momento di silenzio e di riflessione acuta.Bella critica su chi ha il potere di generare l'informazione importante e costruttiva.Grazie Aldo per questa semplice verità che tanti dovrebbero maturare che siano scrittori o lettori.Laura dalla Francia
RispondiEliminaAnonimo scrive ' da ‘ste cavolo di rivelazioni di Wikileaks, era lecito aspettarsi un po’ di più.' - perchè se WL avesse scritto... di più, ad es i nomi dei mandanti etc etc qualcuno che gli avrebbe creduto lo trovava?
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