mercoledì 15 giugno 2011

Giovani di oggi e di ieri




Ci sono cascato. Mi ero ripromesso che mai e poi mai sarei caduto nel tranello. E invece eccomi qua a combattere una lite di media intensità con mio figlio Matteo, di anni 20. Egli ha una discreta passione per la musica e una buona predisposizione alla manipolazione di una chitarra elettrica. Così dicasi per i suoi amici e i loro rispettivi strumenti musicali. A me piace la musica; si può quindi tranquillamente affermare che questa cosa ci accomuna. Il muro – solido, impenetrabile e inamovibile – si alza quando si discorre sui brani da interpretare (loro fanno prevalentemente cover). Chiedendogli distrattamente quali fossero le loro band di riferimento, mi ha snocciolato nomi incomprensibili e mai uditi dalle mie orecchie scarsamente – e colpevolmente – poco informate suoi nuovi “talenti” in campo musicale. Testardo, ho cercato un punto d’incontro. Una boa a cui aggrapparmi.
E pensavo di averla trovata; “Ti dice nulla Starway to heaven?”. Risposta: “Così, su due piedi, no. Dovrei pensarci un attimo...”.
L’ultima, definitiva cazzuolata di malta sul muro che ci divide, è stata gettata.

È vero. Niente è più trito e fastidioso dei rimbrotti ai giovani di oggi fatti dai giovani di ieri. Quindi, è da considerarsi un errore pacchiano contrapporre il culto dei Tokio Hotel a quello dei Led Zeppelin: ci si limiterebbe a constatare che ogni adolescenza ha i suoi sogni. E che tutti i sogni vanno rispettati. Sono d’accordo. Ma sento che qualche cosa non quadra.

Per quanto io cerchi di relativizzare le mie esperienze giovanili rispetto a quelle odierne (e cercando di non ricalcare le pedanterie che ho dovuto subire in passato), io so, fortissimamente so, che i Tokio Hotel e i Led Zeppelin non sono la stessa cosa. E la so non in quanto giovane di ieri, ma in quanto persona che avverte la siderale differenza di qualità e di valore che passa tra i geni del Novecento (Beatles, ma anche Picasso e Mastroianni) e gradevoli mestieranti.

Questo vi piaccia o no, fa una differenza. Anzi, fa la differenza. Parlare di questa differenza è difficile: si ricade nello stereotipo dell’adulto saccente. Non parlarne, fa anche peggio.

Si ricade nella decrepita categoria dell’adulto ipocrita...

7 commenti:

  1. è un discorso che non regge, Aldo, è come dire che so, fortissimamente so, che i Led Zeppelin e Mozart non sono la stessa cosa. Come hai detto tu stesso, non conosci neanche uno dei nomi che ti ha snocciolato tuo figlio... e io dubito fortemente che lui ascolti i Tokio Hotel.

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  2. Caro Aldo i nostri figli e i loro gusti musicali sono il riflesso del nostro tempo. Io sono una nostalgica legata ai miei tempi. Sono cresciuta a progressive, ascolto i Tokio Hotel, i Muse, i Pacebo, i Franz Ferdinand ma non mi incantano. devo dire però che la mia Noemi non disdegna i Depeche Mode.... ergo... tutto è relativo.
    ciao
    Mariaconcetta

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  3. penso che i paletti tra generazioni ci sono sempre stati,ci sono e ci saranno perché determinati da pregiudizi che determinano ciò che si deve ascoltare o no,specialmente da parte dei giovani che sono intolleranti nel confronto di ciò che non è più "in",non c'è possibilità di comunicazione con loro,c'è imposizione e rigetto di quello che non appartiene alla loro sfera ristretta..si,Aldo,io come genitore e professore ho sperimentato il rigetto da parte loro e non mi sento colpevole nel loro confronto ,aspetto che maturino un po..tutto qui

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  4. Beh...un genere musicale non deve piacere per forza...solo perchè va per la maggiore, un cantante può piacere anche se è uno sconosciuto....ma tutto si rifà alla moda del momento.....la bella e buona musica è qualcosa che entra nell'animo e ci fa vibrare , anche se non capiamo nulla di note e spartiti; se poi il discorso verte sullo scarto generazionale il discorso è diverso....la musica è solo un pretesto; ci saranno da una parte i vecchi come me (che vecchi non siamo) e dall'altra i giovani che, come aggressivi leoncini ,cercano il loro spazio nel mondo....Aldo comunque tu ci dovevi arrivare ad uno scontro-incontro con il tuo leoncino, fa parte del gioco della vita, ed è da sempre esistito.
    Bruna

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  5. SCUSA SAI..MA IO SONO RIMASTA AI CLASSICI....ROMANTICI....E ARRIVO SOLO FINO A PETRUCCIONI......e gia mi pare che basti........CON FIGLI E NIPOTINI .....NON CI PROVO PROPRIO....CASO MAI VADO AI LORO SAGGI MUSICALI.....SE STUDIANO....cosa siano le cover......non mi interessa affatto....

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  6. anche secondo me i Led Zeppelin e i Tokyo Hotel sono molto, molto diversi...

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  7. benvenuto nel club dei coglioni!
    ida

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