Accendo e spengo la
Tv, per tutta la notte. La spengo quando tra me e quello di
orrendamente vero che sta accadendo si frappone uno spot sui
lassativi: sono disposto a molto, questa notte, ma non a questo.
Quello che sto
osservando accadere è qualcosa di simile alla fine del mondo. Il
mondo dove sono nato si sta dissolvendo nei fermi immagine della
strage di Parigi. Finita la fase dell'informazione dovrò chiedermi
come sopravviverò a quello che verrà; e come sopravviveranno le
persone a cui voglio bene e quel brandello di mondo che finora avevo
stimato, rispettato e amato.
In un paio di ore si
è scatenata e conclusa una guerra mondiale.
L'Europa è stata
attaccata e sconfitta. Quello che potrà fare, da ora in poi, sarà
solo vendicarsi e in qualunque modo lo farà, i conti non torneranno
mai.
Nella carneficina di
Parigi, non è morta soltanto della gente, tanta gente, ma è morta
qualunque speranza di una sistemazione civile del mondo. Non è stata
attaccata solo Parigi, la Francia, l'Europa, ma il mondo intero. Il
mondo civile, quello che desiderava libertà, dignità, uguaglianza,
pace. Quel mondo che domani non avrà più voce.
Ha vinto l'Impero
del Male. Quello vero, non quello delle ossessioni che ci hanno
voluto fare credere che sconfitto nazismo, fascismo e comunismo tutto
si sarebbe appianato, e una nuova Era di pace sarebbe iniziata. Non
so se l'Impero del Male abbia un presidente, ma c'è da chiedersi,
invece, come si sia potuto creare quell'uomo, lasciarlo vivere e
prosperare. Un uomo che vince contro il mondo intero. Incredibile.
C'è riuscito perché lui, e tutti i suoi ministri e dignitari, si
muove nelle sentine e nelle fogne dell'intero pianeta.
L'ha fatto
impunemente perché l'Impero del Male non ha né un paese, né un
popolo.
La sua guerra è
contro la vita; la vita di tutti tranne la propria.
Ha in odio la
giustizia, qualunque possibilità di giustizia.
Non ama nessuna
causa, se non la propria.
Chi ha scatenato la
guerra, sa bene che da domani non ci sarà nemmeno un cittadino del
pianeta che penserà serenamente alla propria vita, ma è altrettanto
vero che nessun bambino, donna o uomo arabo potrà esser sicuro di
arrivare a sera vivo.
E nella nostra
società, nessun pacifista potrà pronunciare la parola pace a voce
alta. Nessuno potrà chiedere che la giustizia sia anteposta alla
vendetta. Questo è il nuovo mondo che ci consegna l'Impero del Male.
Non posso credere
che sia opera di un folle, non posso credere che la civiltà sia così
debole da essere spazzata via da uno sceicco miliardario.
Forse, invece, è
così.
Forse chi ha
governato il mondo lo ha fatto così stupidamente da consegnarlo
nelle mani del terrore e del male. C'è almeno la metà dell'Universo
che guarda gli schizzi di sangue di Parigi con indifferenza; qualche
milione, potete scommetterci, starà brindando. È il mondo di fuori,
quello che dal mio mondo non ha mai avuto niente di buono, né ha mai
potuto aspettarsi una buona notizia per sé. Il mondo dei disperati e
dei senza futuro a cui non abbiamo saputo dare nulla di quello che
stiamo perdendo oggi. Né pace, né dignità, né benessere.
Le prime vittime
dell'Impero del Male saranno loro…
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