mercoledì 31 agosto 2011

Il mistero svelato




Chissà che essere alieno ha partorito in qualche mostruosa regione del cervello il personaggio di Maurizio Gasparri. È la storia dell’uomo qualunque, preso a caso per la strada mentre va a prendere il cappuccino al bar, che di colpo diventa un politico, un parlamentare, perfino un ministro della Repubblica. Sembra una bella favola. Troppo facile per comici e caricaturisti sfruttarne l’immagine per fare il loro lavoro.

Io sono al ligio al detto che a tutto c’è una ragione. Quindi anche all’esistenza di Gasparri. Dopo anni di studio sono arrivato alla soluzione.

Da quando è sceso nell’agone politico nazionale intuivo che il volto e l’espressione di Gasparri – che paiono scompaginati da un recentissimo scoppio di un petardo – ci dicono qualche cosa di importante. Ma non capivo cosa. L’atra sera nel corso di un Tiggì sono stato colto dall’illuminazione.
Il volto e l’espressione di Gasparri ci dicono che la politica italiana terrorizza per primi gli artefici stessi. Non la capiscono e non la controllano più. Non ne sono i protagonisti, ma le vittime.

Le parole con le quali tentano di spiegarci in pochi secondi quello che non hanno affatto capito servono soprattutto – se non solamente – a rassicurare loro stessi.

Fateci caso: ogni colpo di telecamera, ogni domanda (anche la più semplice tipo: che caldo che fa) coglie il senatore Gasparri attonito e stralunato, come la cernia nei documentari di Jacques Cousteau. Risponde a tono (è allenatissimo), ma è lo sguardo tondissimo e fisso che colpisce - ma affratella - lo spettatore, il quale si sente portatore dello stesso sentimento di sgomento.

Da dove veniamo? Dove andiamo? Chi siamo? Quando vincerà il prossimo scudetto il Genoa?
Di tutti coloro che sono preposti a sciogliere questi dubbi, Gasparri è il più promettente. Il suo volto sbalordito ci fa sperare che sia proprio lui il primo a confessarci (finalmente) che non lo sappiamo, nè mai lo sapremo...

10 commenti:

  1. Ma insomma.. i professorini che gravitavano nell'orbita dell'allora mons. Montini, poi catapultati a fare i politici dal '46, avevano già da subito la statura e il prestigio che i decenni successivi gli avrebbero attribuito?

    RispondiElimina
  2. chi pensa a volte è stato molto pericoloso e ...'le masse' sono state veloci a cacciarl* ...è un gioco di teatro da quattro soldi , un imbonitore, dei guitti e belle donnine .Sanno tutt* la loro parte e la ripetono a pappagallo quando vengono ripresi dalle amate telecamere. Da qualche giorno sto pensando che abbiamo chi abbiamo votato e quindi la colpa è solo la nostra. Non serve a molto ma dovremmo cominciare a pensare a come potremo votare in futuro o se ci verrà concesso...chissà... all'imbonitore basteranno due anni per uscire dai guai e andarsene o vorrà allargarsi al Quirinale?

    RispondiElimina
  3. occhio fisso, senza espressioni apparenti, bocca aperta..come se volesse vomitare quel poco racchiuso nel cervello; e si tipica faccia da EBETE, credevo fosse una razza in estinzione, invece mi accorgo che si sono riprodotti a dismisura, credo che la gabbia in cui sono rinchiusi (Palazzo Chigi) sia ormai al collasso.
    by Bruna

    RispondiElimina
  4. Alla domanda "Quando vincerà il prossimo scudetto il Genoa?" posso rispondere io. Nel 2040.

    RispondiElimina
  5. C'è di peggio, amico mio, c'è di peggio... ahinoi...

    RispondiElimina
  6. Se é vero che gli occhi sono la luce dell'intelletto....

    RispondiElimina
  7. E' veramente un alieno, lo dimostra il fatto che sarebbe tale in qualunque situazione, pure da titolare di un banchetto per la vendita di lacci per scarpe.

    RispondiElimina
  8. Aldo
    complimenti per il blog... anche se secondo me ....siamo stati "invasi da alieni"!!!!(...non è il solo...)
    ...ma ce la faremo....
    Un caro saluto
    Ornella

    RispondiElimina
  9. Sarebbe un passo evolutivo importante per "l'homus politucus" (il latino maccheronico è volutamente voluto). Un passo enorme di crescita umana.

    Riconosco di non sapere!!!

    Socrate a suo tempo ci provò: lasciare ai politici del tempo questa eredità.
    E sappiamo bene quale fu la sua scelta.

    La speranza la ripongo in chi politico non è.
    Riconsocere di non sapere è il primo passo per apprendere dalla Vita tutto ciò che ha da svelarci.

    E Maurizio Gasparri con la Vita ha poco da spartire.

    Con affetto!
    anna

    RispondiElimina