sabato 20 agosto 2011

Il ricordo di un silenzio



L'altra sera, scorrendo distrattamente i titoli del Tg1, vedo un intrigante montaggio con dissolvenza veloce tra un tiro arcuato di Francesco Totti e la faccia da biscotti Plasmon di Calderoli. Il rullo scorre velocemente sino alla sua naturale conclusione: un servizio sulla morsa dell'afa sull'Italia (Ma va? D'Estate fa caldo? E da quando?).

Dopo un breve cappello in studio del conduttore, parte il servizio di apertura con un primo piano inquietante di Calderoli.

Uso quel briciolo di autorità concessami dalla mia famiglia e interrompo (momentaneamente) quel sabba di grida e lancio di vivande che ci ostiniamo a chiamare "cena".

Alzo il volume e impongo il silenzio (mia figlia esegue, non prima, però, di aver esalato una breve ma argentina pernacchia).

Poi mi torna in mente che anch'io venivo zittito dagli adulti proprio a quell'ora. Ma c'era qualche differenza (tralasciando la pernacchia che mi avrebbe provocato numerose ecchimosi sul corpo).

Mi veniva ordinato di chiudere il becco quando rapirono Moro o per la crisi di Cuba. Per sentire un passo di un comizio di Berlinguer o un intervento di Pertini.
E poi: silenzio religioso quando scorrevano le immagini dell'alluvione del Polesine o quando c'era la triste conta dei morti alla stazione di Bologna.

Ricordo che, nonostante i miei pochi anni, riuscii a capire dal comportamento degli adulti che la situazione era speciale, l'avvenimento di straordinaria importanza. Quell'ordine eccezionale e perentorio è un ricordo che mi porto dentro tutt'ora.

E allora, rifletto. I miei figli rischiano di ricordarsi per tutta la vita di quella volta che il padre impose loro il silenzio perchè doveva sentire le dichiarazioni di Calderoli.

Va bene che ogni generazione ha le sue "ore fatali" ma questo, francamente, mi sembra troppo.

Spengo la Tv e dò il rompete le righe: "Scusate, ragazzi, ma era un falso allarme. Continuate pure a fare casino e a lanciare i tortiglioni al pomodoro"...

14 commenti:

  1. :-) mi hai fatto ridere! Hai ragione, si dà spazio al ridicolo. Sono mesi che non guardo la TV, non so cosa dicano e facciano i vari elementi che ci governano. Un'occhiata qua e là su fb per farmi un'idea. Non mi perdo niente, lo spettacolo continua e gli spettatori sono sempre incazzati ed immobili. Il teatrino va avanti!

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  2. eh,si Aldo ad ogni epoca corrisponde una qualità di silenzio,se di silenzio si può parlare,ma forse nel tuo caso preciso,hai imposto il silenzio allorché ci voleva un urlo di disperazione-esasperazione!!!!

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  3. delizioso Aldo :)))))
    Hai ragione, Calderoli meritava la pernacchia di tua figlia :))))

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  4. Che vuol dire questo tuo scritto?
    oggi è tutto solo un gran gossip?una sequenza di demenziali spot pubblicitari?, senza ne capo ne coda? No, ti riferisci a Calderoli...beh....tua figlia ha dimostrato di essere molto saggia nonostante la sua giovane età.
    by Bruna

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  5. La pernacchia, aimè, era rivolta a me...

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  6. Hai ragione Aldo, anzi dovrebbero vietare ai minori certe trasmissioni: telegiornali, battute volgari. Questo è quello che si vede oltre ad Enrichetto dal ciuffo( io chiamo così Calderoli)
    E' proprio un teatrino, ma il prezzo che paghiamo per il biglietto d'ingresso è troppo alto, in tutti i sensi. Non so cosa ricorderanno i nostri figli, nè se saranno in grado di mantenersi. Io ho vissuto il '68, ma lì c'era un'ideologia, una forza, qui c'e solo la forza di spegnere la televisione e restare in silenzio!

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  7. per evitare le pernacchie dei miei figli a pranzo e cena,solo i Simpson!!!

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  8. Calderoli come Bocchino, ma anche Franceschini come Veltroni… . E’ questa la vera tragedia: nella televisione del Grande Fratello o dell’Isola dei famosi, perfino il telegiornale - che anche a casa mia s’è sempre ascoltato in religioso silenzio - è diventato la prosecuzione dei reality che tanto vanno di moda sulle Tv private e pubbliche.
    Tuttavia, talvolta, tra una panzana e l’altra, tra un pettegolezzo sulle case dei poco onorevoli e l’ultima confessione del viados di turno, trapela qualcosa, quasi buttata lì con noncuranza: chi ha sentito la dichiarazione di Bossi che ieri è tornato a parlare di Padania e di secessione quale via del Nord alla soluzione della crisi economica e del crollo delle borse?
    Pare che nessuno se ne sia accorto e neppure c’è stato un solo intervento su internet.
    Qualcuno potrebbe obiettare che è la solita boutade estiva alla quale ci ha abituato Bossi e, quindi, non degna di commento.
    Io, invece, che in mezzo ai Padani ci vivo, mi preoccupo, e vorrei che cominciaste a preoccuparvene anche voi.

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  9. proprio per evitare tutto ciò abbiamo inventato il TGFF (tg di Famiglia Filippi) TV (quella con lo schermo) accesa ma bassissima , non si sa mai che per sbaglio si veda qualcosa di interessante ... invece il "nostro TGFF" a volume alto ! guai a chi sta zitto , a meno che non stia male, in tal caso v'è la dispensa da raccontare. tutti raccontano la propria giornata. naturalmente abbiamo dovuto mettere delle regole, semplici ma ferree e che per noi sono valide e funzionano bene, non ve le dico perchè non sono regole universali, funziano bene tra noi, ma in altre famiglie potrebbero non funzionare . Abbiamo capito che la TV "uccide la famiglia" riducendo od annullando il dialogo , allora l'abbiamo sostituita col nostro tgff molto, ma molto, più interessante . sotto questo punto di vista ringrazio la tv che arrivando a livelli così infimi ci ha fatto reagire e ritrovare il piacere del parlare insieme che poi in fondo è l'unità famigliare

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  10. Abbraccio con amore materno la tua bambina, con delicatezza accompagno il suo sguardo ed il mio rivolgendoli entrambi verso la mefistofelica "scatola magica", che solo vuoti di nebbioline in dissolvenza ci trasmette, ed insieme, all'unisono, con tutto il fiato che abbiamo in corpo, la pernacchia la indirizziamo al ministro e al di lui capo branco "ce l'ho duro" e al suo "zerbino" che conserva la dignità nei suoi flaccidi boxer.
    Quanto al rispetto per l'adulto... io preferisco i nostri tempi senza però le finte edulcorazioni delle sberle.
    Cordialmente Mariaconcetta

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  11. Riesco solo a darti piena ragione. Per motivi logistici la TV di trova nell'altra stanza. Quando riusciamo a cenare tutti e sei (ebbene si,abbiamo 4 figli) insieme, non la vediamo e nemmeno la sentiamo (viva dio) e di questo sono veramente grata! Se poi aggiungi la mostruosa decadenza che sta subendo la TV....ve da se che non ci sono parole. Ma la tv noiosa porta buone cose : per es.mia figlia che mi dice "mamma, mi sto annoiando! Ho deciso che scriverò un libro! Mi aiuti? " Margherita ha 10 anni ed è una ragazzina normalissima, un pó ribelle,e è la piú giovane dei quattro . In quanto alle pernacchie e insulti vari,lei è una vera maestra . Sempre restando consapevoli che piú di tanto non possiamo lamentarci dato che chi ci governa di pernacchie e insulti ne ha fatto il suo vademecum! Però la TV noiosa, che per altro non riesco a vietare per mille motivi,ha portato una bimbetta di dieci anni a desiderare di scrivere un libro. Della serie "non tutto il male vien per nuocere ".
    P.s.:anche io provo un certo brivido a sentire Bossi parlare di padania ...non bisognerebbe mai far finta di niente quando l'economia sta crollando, soprattutto!

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  12. ....e sì Aldo <3 la nazione sta andando a rotoli e il livello della " cultura ufficiale " scende hai minimi termini...... infatti evito accuratamente la tv da almeno 5 anni.......e comunque mai avuto simpatia x i tg ......sono sempre stati forieri di notizie addomesticate ...e da bambina e ragazza quello del tg era il momento in cui si doveva fare silenzio totale e religioso...non mi è mai piaciuto.....

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  13. Mi ritrovo anch'io a volte a pensare a come eravamo da piccoli a tavola davanti alla tv con i nostri genitori, quando in casa mia, la confusione e i litigi per la scelta del canale o per ottenere silenzio e ascoltare le notizie diventano mentalmente insostenibili...e allora arriva la nostalgia di un rispetto verso l'adulto senza condizioni o discussioni...e certo i nostri genitori erano meno stressati forse, psicologicamente più sicuri; risolto cmq il problema ascolto tv parlando invece della giornata affrontata o ancora in parte da affrontare, la tavola rimane ormai l'unico momento in cui si riesce a vedere tutti e non sempre...mi trovo un pò meno d'accordo sull'importanza che cambia delle notizie...ogni momento storico che ci piaccia o meno ha le sue notizie che in qualche modo ne determineranno lo svolgimento...allora lo sbarco sulla luna...progresso, conquista...poi la strage di bologna...terrorismo, politica, paura, anni bui...ora abbiamo la padania e il federalismo, un federalismo che forse vuole spaccare cmq qualcosa, rappresentato da personaggi non sempre condivisibili per atteggiamenti e parole...ma forse proprio per questo dovremmo almeno sapere cosa succede...tanto per non esserne travolti inconsapevolmente...

    lella

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  14. E lo sbarco sulla luna?!I battibecchi fra Tito Stagno e Ruggero Orlando? In religioso silenzio e col fiato sospeso..chi se li dimentica...Caro Aldo come sempre hai preso una saggia decisione, non sia mai che qualcuno dia la minima importanza alle parole di quella m...a d'uomo!!! Maria Scidà

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