mercoledì 9 novembre 2011

La collera degli dei




Angeli del fango e melma dappertutto. Questo è lo scenario che si presenta a chi abbia l’idea di andare a Genova in questi giorni. Qua e là qualche telecamera (imponente il lavoro fatto questa settimana dai media e da l’emittente Primocanale in particolare). I curiosi sono radi e guardati in tralice da tutti; si possono riconoscere dalle scarpe linde e dalla macchina fotografica a tracolla.
Può sembrare strano ma l’espressione facciale più gettonata in questi giorni è il sorriso. Genova guarda all’alluvione con fierezza, come a dire “guarda che non ci metti in ginocchio”. Testa alta, pala in mano e pedalare.
Una donna un po’ in là con gli anni, all’angolo della strada, scrolla la testa e dice: “È il Cielo che ci punisce”. E questo mi ha fatto incazzare. E non poco.

Un po’ tutta la Liguria è stata attraversata da fenomeni mai visti, almeno con quella intensità. Mareggiate, esondazioni, bombe d’acqua. Monsoni. Se è vero, come annunciato tristemente, che questo sarà il ventennio delle catastrofi e del cortocircuito dell’ecosistema, mi preoccupa assai il prevedibile aumento delle interpretazioni parareligiose, apocalittiche e penitenziali. Esattamente come avvenne per l’Aids.

Quando ci sarà maggior bisogno di saggezza, la strizza (come avvenne all’alba dei secoli) farà straparlare ogni genere di santoni e pirla. Quando ci sarà estremo bisogno di saggezza condita con un po’ di igiene mentale, saranno purtroppo le scorciatoie irrazionali ad avere più seguito. Questo perchè “spiegano” dozzinalmente, consolano e ci mettono a posto con la coscienza. Che ne possiamo noi, se gli Dei si sono inalberati. 

Ma la collera degli dei, ha la pessima abitudine di colpire a casaccio. Non è che incenerisca solo gli avidi o gli stronzi o i criminali delle ecomafie o il potente di turno che se ne infischia delle emissioni nell’atmosfera. O chi semplicemente insozza il selcio per il gusto di farlo.
Manda all’altro mondo anche centinaia di innocenti. Toglie la casa a chi diligentemente fa la differenziata. Mette sul lastrico migliaia di agricoltori che venerano la Terra.

Preferirei, dunque, un altro genere di spiegazioni che possibilmente non implichino lo sterminio come inevitabile morale della favola. Un poco più di scienza mi basterebbe. Magari per una volta qualche indagine approfondita che riesca anche ad individuare un nome terreno, con tanto di carta di identità.
Senza andare a prenderne in prestito uno dal regno dei cieli...

9 commenti:

  1. Bello non c'è che dire, ma a quando uno sfondone liberatorio

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  2. L'inferno appartiene all’uomo, dove stanno i demoni ?
    Fumiamo il filtro di questa vita e di questa zolla.
    Un “deus ex machina” confuso colpisce nel mucchio senza nessuna ragionevole scelta.
    Tutti paghiamo lo scotto di questo mondo ridotto un vuoto a perdere.
    Mariaconcetta <3

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  3. certo che vedere ponti bassi con tre arcate , argini cementificati, case costruite nei fiumi , alberi mai tolti dall'alveo dei fiumi ...non mi fa pensare ad un dio incavolato ma solo alla nostra stupidità totale!

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  4. La collera degli Dei, titolo suggestivo, comprensibile per il tema trattato. Hai colto una immagine straordinaria di una tragedia che ha trasformato l'indifferenza in un grande gesto di generosità e fattiva solidarietà. in questo si colloca la diquisizione che hai iniziato. Non ci sono demoni che possano edvastare il creato, forse lo siamo noi; mentre ci sono angeli- i giovani che hanno manifestato tanto amore per la città - che all'occorenza sono presenti e ci fanno scoprire la nostra umanità. Saranno questi ultimi a farci capire quanto male abbiamo fatto al nostro mondo e che, con il loro aiuto, potremmo ancora tentare di salvarlo. Lo dobbiamo, se non altro, per dovere verso i nostri figli.
    Un caro saluto
    Antonio Lanza

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  5. SPECULAZIONE.... è vero che le pecipitazioni forse stanno cambiando e si abbattono più violentemente, ma è vero che l'avidità umana non haa limiti, a pagare sono sempre gli innocenti purtroppo.... e si accartoccia la rabbia come frecce di carta quando incontrano il muro.
    A.L.

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  6. Speculazione, il suo nome è questo, che Dio sia in collera forse è anche vero, ma evidentemente come hai detto tu se la prende con le persone sbagliate. Più che la "collera degli Dei" vorrei poterla chiamare "La caduta degli Dei" se quegli Dei che passano sopra ad ogni valore riconoscendo soltanto quello del denaro cadessero per sempre....bè, forse si potrebbe sperare in un mondo migliore.
    A.L.

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  7. Dio?.......ma se non stava nemmeno in casa, e poi a lui non succede nulla, abita ai piani alti.
    Il problema è solo della povera gente ..... e del suo libero arbitrio...che non ha.
    Se avesse avuto il libero arbitrio quella povera gente avrebbe assunto un bravo ingegnere e avrebbe così saputo che quella via era un vecchio invaso del fiume stesso, avrebbe saputo che era meglio costruire una palafitta; ma qualcuno doveva pagare e quale capo espiatorio della povera gente?...fa audience anche in Paradiso
    Bruna

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  8. Mi sono documentato in Borgo degli Incrociati, il vecchio ponte di S. Agata crollato nell'alluvione del 70, nell'800 aveva per superare il Bisagno 18 arcate ma nel 1820 il Bisagno con forza distrusse tutto in borgo.
    Certo che la cementificazione ha copromesso il sistema idrico, solo in genova vi sono decine e decine di rii coperti da strade e palazzi.
    ma quando la forza della natura decide di riprendersi quello che è suo possiamo solo pregare.
    Ciao Cekke

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  9. Caro Aldo, la tua è una posizione che nasce dalla cultura. Purtroppo non tutti i nostri “vecchi” hanno avuto accesso ad essa e lo stesso pulpito ha continuato ad alimentare superstizione ed ignoranza, spesso per sua stessa pochezza. Quante volte mi spazientisco a sentire le castronerie che vengono dette in Chiesa!
    Fu proprio a Genova, se ben ricordo, che il capo di quella diocesi parlò qualche anno fa dell’AIDS come un castigo mandato da Dio... .
    Con la “gente minuta”, se mi passi il termine, evidentemente sono più paziente di te, anzi mi fa tenerezza poiché questa non ne può niente e la loro cultura non li aiuta.
    E con chi predica castronerie che me la prendo..., così come dovremmo avere il coraggio di condannare pubblicamente chi fa disinformazione. E' verso tutti questi dovremmo rivolgere la nostra indignazione.

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