domenica 6 novembre 2011

Le donne di Genova



Assai più dei loro uomini, le donne di Genova hanno fatto parlare di sé nel corso dei secoli. Hanno fatto innamorare una marea di forestieri e ne hanno fatto disperare in egual misura. Montesquieu si è spinto a giurare che fossero le più belle e le più fiere d’Europa.
Le donne di Genova. Che non vuol dire essere nate a Genova. Vuol dire transitare e sostare per un tempo abbastanza lungo sotto la Lanterna per essere plasmate indelebilmente dall'aurea femminea genovese.

Sei di loro hanno pagato il prezzo più alto dall'alluvione di venerdì. Non penso che sia un caso che il sangue che macchia l'acqua dei fiumi straripati appartenga a donne, a donne di Genova. Hanno sfidato l'onda di piena, hanno guardato in tralice il fango che veniva giù per le strade un secondo di troppo.

La strage di Genova è tutta una faccenda di donne. Anche il sindaco è donna, donna di Genova. Penso che quelle morti le abbiano appesantito l'anima in maniera insopportabile. Ha fatto apparizioni in tutte le Tv. Ci ha messo la faccia. Non è da tutti.
Ciò non può togliere le immense colpe che ha nell'aver sottovalutato la situazione (“una tragedia imprevedibile”, ha commentato a caldo, scordando che l'allerta c'era da più di una settimana).

Ma non è di questo che voglio parlare. Voglio parlare di storie di donne, donne di Genova. Come quella che riguarda Anna, una donna che abita in Borgo Incrociati a pochi passi dal torrente Bisagno. Appena dopo l'esondazione ha lasciato il posto di lavoro e se ne è andata verso il suo focolare in pericolo. Sfidando l'acqua e il fango. Tenendosi per mano con altre donne che andavano a difendere con i denti la propria casa. È arrivata quasi a nuoto con la poltiglia che le impediva i movimenti. Non è neppure salita in casa e si è messa subito a spalare il fango, ha dato il suo aiuto ad altre persone che combattevano con la corrente.

Queste sono le donne di Genova; sono le stesse che chiedono giustizia per altre donne di Genova. E lo fanno con quello sguardo che non ti dà scampo. Con la stessa cristallina fermezza che hanno negli occhi quando guardano i cartellini dei prezzi di un besagnino di Castelletto; le guardi di sottecchi e non vorresti essere nei panni del promotore finanziario che ha osato provarci a tirarle il pacco.

Come puoi non amarle, le donne di Genova? Avremmo potuto amare anche quelle donne che la piena ha portato via. E mi chiedo se quel sangue gridi vendetta per questa città e se questa città abbia mai chiesto vendetta.
Oppure si aspetti solo giustizia...

17 commenti:

  1. VALTER MASSIMO CONTU6 novembre 2011 alle ore 17:16

    mandatemi due persone anziane dalla liguria che han perso tutto ,le curerò,le ospito gratuitamente x sempre , come se fossero i miei nonni .Valter Massimo Contu 3384503538

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  2. le donne, che come sempre accade, ci mettono un po' di cuore in piu', in tutto quello che fanno.

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  3. Il coraggio.... è maschile solo come parola.... in effetti poi ..il coraggio è DONNA
    A.L.

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  4. non ho commenti, mi ha commosso valter massimo contu........gli esseri umani a DOC...ci sono ancora...come le donne di Genova
    Bruna

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  5. Aldo,forse le donne di Genova,in omaggio a coloro che hanno perso la vita hanno bisogno di qualcuno che con il talento di uno di loro gli canti teneramente,dolcemente :

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  6. ma come mai il mio commento non è stato pubblicato interamente..lo chiedo perché così non ha nessun significato...please,la censura no...

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  7. dunque riprendo il mio primo commento li dov'è stato censurato :

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  8. Vorrei commentare,ma sono troppo commossa...Sono ligure,di Savona e mi sento oltremodo coinvolta...Dico solamente GRAZIE,Aldo,per le tue parole sincere e vere,piene di orgoglio e magone....!!!!TVB

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  9. Quello che Aldo ha detto delle donne di Genova è solo il titolo (condividilissimo) di un lungo discorso di come le donne in genere sanno reagire in condizioni di emergenza e non. Il discorso che mi interessa ora e' la signora Sindaco. Secondo me si devono distinguere vari punti. la prima distinzione deve essere fatta tra "colpa" e "responsabilità". Io non penso che abbia "immense colpe" penso che abbia applicato la legge ed il protocollo previsto e che la massa di fango sia stata talmente repentina da non poter variare in senso restrittivo ed in tempo utile i provvedimenti prescritti dal protocollo e puntualmente adottati. Per questo motivo non mi sento di dare la colpa a lei del disastro, perchè di tale si è trattato e non di "allerta 2" . Lei , il sindaco, ama la sua città, è il primo cittadino, non può e non è stato certo insensibile, ma nemmeno può andare oltre a quelle che sono le prescrizioni dei protocolli, in quanto con un niente, si trova nel reato del procurato allarme, e se ci fossero state più vittime per provvedimenti presi, oltre le prescrizioni imposte, allora si, che sarebbe realmente entrata nei guai ed avrebbe avuto sulle spalle le "imense colpe" che le vengono ingiustamente attribuite. Tra le altre cose questo disastro ha colpito solo una parte di Genova; mi domando se era da blidare tutta Genova o solo una parte, e se la nube si fosse scaricata a qualche dieci chilometri di distanza? allora la colpa sarebbe stata di un altro "povero e disgraziato" Sindaco ? No . Il fatto è che, dopo essersi messi in condizioni tali per cui la natura distrugge ciò che la intralcia, si deve trovare per forza il capro espiatorio su cui scaricare la rabbia. Io continuo a pensare che abbiamo migliaia di kmq a rischio idrogeologico che negli anni sono stati altamente urbanizzati, per questo motivo dovranno essere tenute lezionia tutti i livelli e con ogni mezzo informativo, spiegazioni, ecc. alla popolazione a rischio; non solo inviata con vari mezzi una comunicazione all'ultimo momento, della quale la popolazione poco sa trarne utili consigli. Insomma molto c'è da fare attivamente, affinchè la gente sappia gestirsi aldilà degli ordini e "consigli" impartiti dall'alto , che pur ci devono essere nel modo più preciso possibile. Per quanto sopra riaffermo che se delle responsabilità da parte del sindaco, se ci sono state, saranno certamente accertate, ma sono assai scettico sul fatto che la colpa delle conseguenze del disastro sia della Signora Sindaco .

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  10. Nel momento dell’emergenza s’indossano gli stivali e si scava. Anche con le mani.
    Personalmente sono stato uno di quelli che hanno spalato il fango di Firenze e scavato i morti del Belice: ero giovane e forte, mosso dall’entusiasmo dei vent’anni e dalla generosità dei giusti.
    Allora credevo che questi eventi fossero inevitabili; che la furia della natura fosse inarrestabile e che al suo prodursi si potesse solo alleviare il dolore delle vittime e salvare il salvabile.
    Oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, non ho più la vigoria d’allora, e anche sono meno certo che l’uomo sia solo una vittima dei grandi sconvolgimenti, poiché in questo mezzo secolo ho assistito impotente alle decine d’altri terremoti e alle centinaia d’altre alluvioni, e puntualmente ho preso nota delle lacrime degli orfani e di chi aveva perduto tutto, della caccia al capro espiatorio, della commozione di un’intera nazione, degli stanziamenti d’emergenza... .
    Ma non ho mai visto mettere in pratica la lezione.
    D’estate, quando i fiumi sono in secca, vediamo gli alvei ingombri d’ogni schifezza; quotidianamente vediamo sorgere costruzioni a ridosso dei corsi d’acqua o su pendii scoscesi... .
    Né mi risulta che sia stata resa obbligatoria la perizia geologica quale condizione della concessione di una qualsiasi licenza edilizia, né che alla progettazione di una nuova strada si facciano studi particolari per il libero scorrimento delle acque meteoriche, tant’è che alle prime miti piogge s’allagano sottopassaggi, rotonde e, non di rado, case e cantine.
    Anzi mi sono convinto, in questi cinquant’anni, che l’emergenza-natura sia diventata un affare su cui lucrare ed arricchirsi, più ne vengono e più sono gli affari da concludere, poiché l’urgenza consente di spendere senza i vincoli delle gare pubbliche e delle ricerche di mercato e questo, se da una parte è legale, giusto e logico, dall’altra diventa un’occasione per compari e comparielli.
    Provate a fare il calcolo di cosa significherà, nei prossimi anni, in termini di soldoni l’alluvione di Genova o quanto sia stato speso per quello di qualche anno fa ad Alessandria... .
    Così, mentre amministratori, compari e comparielli si fanno le palle d’oro, a Genova oggi, come ieri ad Alessandria, nella valle del Sarno ed in provincia di Messina..., la gente continua a piangere i loro morti e le case, frutto dei sacrifici d’una vita, distrutte.

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  11. Io sono a disposizione per qualsiasi aiuto possa necessitare-
    Le donne sono la forza del Divino..sono le mamme,le fate e le guerriere...
    sono l'instancabile voglia dell'essere,la forza dell'andare avanti...del prodigarsi e del grande spirito di abnegazione....le donne sono le donne ...chiuse tra sogni,destini e a volte infimi avversari...le donne sono le creature che accolte nel "palmo" di un uomo ....divengono l'anima più dolce del terreno...! Elvira Alessi Presidente Nazionale Anti violenza -anti stalking "ANGELI SENZA FINE"

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  12. IL FUTURO è DONNA!;-))) XME PERSONALMENTE ERA ANKE IL MESSIA....DONNA....ANKE SE NN SN RELIGIOSA...MI PIACE DEFINIRMI ANIMISTA.KUINDI DIREI ,ALDO: NN SOLO LE DONNE DI GENOVA...SN DONNE DA AMARE...MA LE PERSONE KOME ANNA....INDIPENDENTEMENTE DAL SESSO..ETA'..POSIZIONE SOCIALE....O POTERE E DENARO KE SIA..LE PERSONE X BENE....LE ANIMA BIANKE...SN TTE DA AMARE.BAMBINI ,UOMINI.....E DONNE. KREDO KE LA NUOVA EVOLUZIONE DELLA SPECIE SIA KUESTA.....NN SEPARARE MASKIO E FEMMINA...DONNA E UOMO...BAMBINO E ADULTO..E SCRITTORE E LETTORE....ECC....INSOMMA ..LA NATURA SI INKAVOLA...XKè NN C'è IL DUALE...è SOLO 1 ILLUSIONE DELL'UOMO .INVENZIONE DELL'UOMO.MA ESISTE IL KOLLEGAMENTO FRA VIBRAZIONI..ENERGIE BUONE."UNIRE I PUNTI"...KOME DIREBBE STEVE JOBS.......KUESTO KE KONTA OGGI...A GENOVA E NEL MONDO.MA MI PIACE IL TUO ARTIKOLO..è UNA LODE ALLE DONNE....E KUESTO è BELLO!=è LUCE..ANKE NEL BUIO!!ISA ;-)))))

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  13. ...è inutile che ti dica come sei...posso dirti che sei troppo buono....guardi troppo ai deboli, ai bisognosi...alle donne che sono la vera costola di questa umanità....Quello che dici è vero...giusto....mi metti un peso nel cuore e mi fai sentire come se tutta la colpa fosse mia....e forse lo è....Colpa di non aver fatto nulla o abbastanza per evitare che la terra diventasse una nemica ...colpa di non aver urlato, di non essermi legato ai cancelli del potere....di non aver fatto lo sciopero della fame....di non essermi bruciato davanti ai media che si accorgono delle cose solo quando avvengono...Le conosco le donne di Genova....e so di cosa sono capaci....ma forse hanno sfidato troppo la fortuna, rendendo quella terra così fragile....permettendo uno scempio tale da consentire alla Natura di "giocare" a cuore freddo con loro... Diciamolo una buona volta, senza accusare persone che hanno avuto il solo difetto di prendere in eredità terre che da anni subiscono lo scempio di delinquenti....Si, proprio delinquenti, che credono di poter modificare impunemente quello che la Natura ha creato...Logico che poi avvengono certi fatti....Mi dispiace solo che si faranno tante chiacchiere , ma non si cercherà di rimediare a fondo....è la maledetta politica del profitto che ci frega.....

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  14. Caro Aldo il tuo scritto mi ha colpito nel profondo, solo tu riesci ad esprimere con semplicità certe emozioni: Ti RINGRAZIO a nome di tutte le donne. Ed è grazie a loro se il mondo riesce ad andare avanti con la loro forza di volontà e di sacrificio,che noi grandi uomini non riusciremo mai ad eguagliare
    Ciao tuo Cekke

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  15. ......bellissimo e commovente Aldo codivido quanto dici sulle donne, che di Genova o no , sono comunque sempre in prima fila ad aiutare , a sporcarsi le mani , a rischiare la vita.....per tutto il resto condivido pienamente il pensiero di Dario , ho un vissuto simile al suo e vedere il comportamento delle istituzioni mi fa davvero incazzare......

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  16. Ciao Aldo, questa volta le corde del tuo cuore vibrano in sintonia con le mie e leggendo con quanta devozione e ammirazione descrivi le donne di Genova vengono alla mente immagini e ricordi ancora vivi. Ho seguito le vicende tragiche attraverso la tv, mi hanno colpito e addolorato e, con la compostezza che si deve avere, di fronte a un grande dolore, ho pensato a tutti i cittadini colpiti, rammaricato di potere far poco dalla mia terra di Basilicata. Ho fatto telefonate, ho inviato messaggi per conoscere la sorte di parenti, amici,mi sono attivato per rendermi utile, pur con i miei limiti. Tutte le donne sono balzate nel mio cuore, davanti ai miei occhi, di ogni razza, colore, e latitudine, perché sono state e sono tutte esemplari. Non esitano di fronte al pericolo e alle cose da fare. Si sporcano le mani per amore, per affetto alla propria terra, con dignità ammirevole. Non urla, proteste o ricerca di colpe, ma la volontà di superare il difficile momento e ricominciare, pulendo, ricostruendo il coraggio e la fiducia. Non uso il tuo blog per altri giudizi, non spetano a me, ci sarà chi li darà. Tengo a ribadire che apprezzo le capacità e lo slancio che dimostrano e sono onorato di attimgere da loro esempio e amore per il prossimo e la propria terra.
    Con tristezza e grande ammirazione, sono vicino, con il mio piccolo contibuto, ma con un cuore grande
    Antonio Lanza

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  17. ALDO CARO LEGGO E MI TOCCA TANTO IL TUO SCRITTO..CONCORDO PIENAMENTE CON TE SULLE DONNE DI GENOVA ED ALLARGO ANCHE A TUTTE LE DONNE QUESTA FORZA E CORAGGIO CHE CI CONTRADDISTINGUE, NELLA RIVOLUZIONE DEI FRATELLI ARABI IN PAESI DOVE LA DONNAè CONSIDERATA ZERO...GLI UOMINI LE HANNO SEGUITE NELLE PIAZZE...EROINE, MA TORNANDO A GENOVA E' VERAMENTE COMMOVENTE VEDERE L'AMORE PER LA PROPRIA TERRA, IL PIANTO PER LE VITTIME E PER LA TRAGEDIA ED ANCHE LA RABBIA NON SOFFOCATA...SI GRANDISSIME DONNE, TUTTA LA MIA AMMIRAZIONE E STIMA, CIO' NON TOGLIE CHE IL SINDACO VISTO L'ALLERTA AVREBBE DOVUTO DECIDERE DI TESTA SUA ...MI SPIACE PER LEI CHE REPUTO UNA DONNA IN GAMBA, SARA' SEMPRE SEGNATA!!! GRAZI EALDO

    eleonora becelli

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