Due sono le cose che mi hanno accompagnato nel corso degli anni. Due “strumenti” che fanno sì che ogni giornata della mia vita abbia avuto un gusto e una colonna sonora.
La prima è la sigaretta: la Silk Cut a Londra, la Belmond in Sudamerica, la Gitane a Parigi. La Ms fumata sino al filtro della mia adolescenza. Poi le lente volute di fumo della mia pipa Peterson che addolciva la stanza con il suo aroma Vanilla. Mai il sigaro: troppo prepotente il suo gusto. Troppo aggressivo.
Ora sono le sigarette artigianali, con il tipo di tabacco che cambia a seconda della stagione e dell'umore. Un vizio, certo. Ma anche una compagnia unica, per un'esistenza come la mia spesso contraddistinta da grosse polle di solitudine.
L'altra è la radio. Quella scatola meravigliosa che ti lascia libero di pensare. Niente a che vedere con la Tv, strumento despota, assolutamente vicario. Ascolto radio al lavoro, in macchina, quando mi corico a letto, quando mi sveglio. Sempre. Ho un vezzo, probabilmente portato dall'età: ho la predilezione per le onde medie. Specie di notte: musiche e lingue sconosciute, accenti diversi, aromi strani. Brusii, strascichii, scricchiolii. Suoni feltrati.
E le reti Rai.
Ma da anni, oramai, Radio Due e Radio Tre sono state cassate dalle onde medie. È un piccolo grande scandalo che lascia interdetti per la pacifica indifferenza nella quale il doloroso stralcio è avvenuto. Il pretesto è di natura legale: ma viene anche da sorridere se si pensa in che modo il settore delle telecomunicazioni vada avanti in barba a tutte le leggi (vedi Rete 4).
Di fatto il black out delle reti radioniche nazionali sulle onde medie, tradizionale ritrovo degli ascoltatori di lunga data come il sottoscritto, va ad aggravare una situazione già pessima. Infatti anche la modulazione di frequenza è soffocata da una pletora di radioline locali che spesso la oscurano. Per ascoltare in modo accettabile “Tutto il calcio minuto per minuto” occorre avere un polso degno di un giocatore di Shangai, tanto è difficile indovinarne la frequenza giusta.
A fronte di quattro o cinque network privati degni di questo nome, la maggior parte dei segnali che disturbano il servizio pubblico sono petulanti contenitori di pubblicità locale e musicaccia scadente. Per non parlare di Onda Verde, strumento quantomai prezioso per chi guida, che su molte autostrade si trasforma in un flebile gracchio.
Di contro i rosari e le invettive di Padre Livio su Radio Maria sono perfettamente udibili anche sulle mulattiere.
Pensare che questo depotenziamento di Radio Rai sia doloso è probabilmente sbagliato. Ma è sacrosanto protestare ad alta voce (almeno quanto Padre Livio).
Sempre che le voci degli affezionati di Radio Rai abbiano ancora un ripetitore disposto a farle parlare...
E che dire di trasmissioni come 610 o caterpillar?
RispondiEliminaè proprio difficile la tua favola oggi, se ti riferisci alla libertà di pensiero o di trasmissione........è tutto da dimostrare, padre livio(uso le minuscole perchè non riconosco in simile individuo alcunché di positivo,i suoi sermoni sono una lenta agonia dell'animo ed è meglio che mi interrompa qua con lui, sarei davvero molto cattiva)per le altre onde........è l'epoca in cui si fa sentire chi urla di più.......e mi viene da pensare al vecchio detto:-CHI URLA HA SEMPRE TORTO.
RispondiEliminaBruna
Non ho più l'abitidine da tempo di ascoltare la radio, a volte sento rai tre quando nella casa in cui lavoro come tata è accesa...non mi sono quindi accorta di questa "scadenza"...ma tanto ormai, ci siamo talmente abituati a qualunque abuso e cose negate che, purtroppo.... ci siano ASSUEFATTI E RASSEGNATI, e questo è male, molto male. Per contro, mi succede di avere nostalgia di quelle belle commedie tratte da classici e recitate così bene, quante cose abbiamo perso.........
RispondiEliminaA.L.
Prescindendo dalle sigarette che hanno costituito un comune richiamo vizioso, per fortuna inascoltato da diversi lustri per beneficio della salute, la radio è stata la nostra compagna dai nostri anni infantili. Essa ci ispirava i sogni, che pensavamo nascosti in quella scatola magica e allietava anche il sonno, Agivamo sulla manopola della sintonia e si cambiava frequenza. Ha altresì allietato i nostri spossanti viaggi fino a odiarla perchè c'era una sovrapposizione di voci e musica. La radio pubblica ha ceduto il passo, è stata sepolta. La colpa di chi è? Alle menti intelligenti non sfuggirà che le frequenze sono in libera uscita e fuori controllo. I nostri sogni e i sonni non valgono più, non hanno più rispetto dei piccoli nostri desideri e bisogni umani. Ciao Aldo, alla prossima.
RispondiEliminascusa mi sono dimenticato di sottoscriverlo
RispondiEliminaAntonio Lanza
Non sono mai stata una frequentatrice di onde medie e non. Solo in macchina,mi piace rilassarmi, quando faccio l’accanto guida e udire, più che ascoltare voci più che suoni.
RispondiEliminaLe melodie le voglio scegliere sempre io. Ma ti comprendo Aldo caro, depauperato come molti dell’”onda “ amica e anche della possibilità di udire un suono , una voce, un canto, che racconti al mondo una realtà vita che c’é.
Una carezza fratello <3
Mariaconcetta
FM 87,5- 108.0 Mhz ;
RispondiEliminaSW 5.8- 16.0 Mhz ;
MW 520 -1620 Khz ;
LW 148.5- 283.5 Khz ;
che numeri strani!!! eppure a me tanto familiari, va bene lasciamo perdere... uff. che palle questo Brontolo Ne !
pochi invece si rendono conto di alcune cose: forse a qualcuno interessa sapere che siamo pieni di migliaia di antenne, siamo più marziani noi dei marziani veri.
Alcune antenne sono grandi e visibili altre no ma esistono.
Cosa sono gli occhi ? sono due antenne paraboliche! ne più ne meno come quelle per la televisione, gli occhi percepiscono onde elettromagnetiche di una certa lunghezza d'onda, ovvero di una certa frequenza.
Onde elettromagnetiche più lunghe le chiamiamo infrarossi e non le vediamo, onde elettromagnetiche più corte le chiamiamo ultravioletti e non le vediamo.
Con occhiali particolari però riusciamo a vederle perchè comunque sono abbastanza vicine al" visibile" se però ci allontaniamo dal visibile queste onde elettromagnetiche ci spariscono.
Però si sono accorti che le onde che noi non vediamo possono essere modulate in frequenza ed in ampiezza e su queste onde trasmettere delle informazioni che un altro apparecchio capterà e con degli accorgimenti a seconda di cosa riceve farà muovere una membrana, cioè uno o più altoparlanti, i quali faranno muovere dell'aria (a questo punto sono onde elastiche che si muovono) che, a loro volta, faranno muovere la nostra membrana del timpano che, attraverso dei meccanismi, li ritrasformerà in impulsi che vengono recepiti dal cervello; dunque tanta fatica per trasmettere il pensiero di un cervello ad un altro cervello, meraviglioso !
Con lo stesso principio, anche se con meccanismi più sofisticati, funziona la televisione la quale, attraverso gli altoparlanti, trasmette onde elastiche alle nostre due antenne altamente sofisticate che sono gli orecchi e trasmette onde elettromagnetiche dallo schermo agli occhi che, come dicevo, sono due vere e proprie antenne.
Naturalmente e volutamente non mi sono addentrato in particolari tecnici, perchè quello che voglio significare è far capire che questi strumenti sono nati per comunicare e non per inondare le menti di informazioni confuse e contraddittorie, inoltre sono usate in maniera unidirezionale e dunque, anche se oggetti fantastici, sono molto limitati e limitativi.
Certo, chi ha apparecchi radio costosi riesce a selezionare molto meglio le frequenze e dunque ad avere più soddisfazione, ma rimane nulla a causa della maggior parte dei contenuti insulsi.
Dicevo prima, che il nocciolo della questione è la comunicazione che, per essere tale, non può e non deve essere unidirezionale; infatti i nostri cervelli sono fatti non solo per ricevere, ma anche per trasmettere.
Il grande balzo è stato fatto con internet, col quale ognuno di voi può esprimere il proprio pensiero e ricevere il mio, sia che stia alla scrivania su una comoda poltrona, come in questo momento sono io, oppure che sia all'aeroporto o su una nave o col tablet da qualsiasi parte (più o meno).
Il telegrafo prima e le trasmissioni radio poi, sono state il primo passo, dunque senza alcuna nostalgia andiamo avanti nel progresso della comunicazione.
Il vero progresso sarà quando nessuno potrà più avere il potere di spengere internet o qualsiasi altro strumento di comunicazione bidirezionale, avremo un mondo più libero e più veloce, dove saranno anche molto più difficili le tangenti, le corruzioni, le concussioni e quant’altro a causa che tutto sarà sotto gli occhi e le orecchie di tutti dunque non solo un mondo più libero ma un mondo più onesto.
Non ho paura della morte, ma sarà un momento spiacevole perché non potrò vedere questo mondo migliore e più onesto teso velocemente verso la pace ed il bene comune.
E questo mondo migliore, da me previsto, verrà proprio dalla comunicazione velocissima e bidirezionale dei nostri pensieri come se fosse quasi un'unica entità.
Non rimpiangete la radio, non bistrattatela! È stata l’embrione della libertà!
Così pensa Brontolo Ne
IO AMO LA RADIO....E LE MURATTI EXTRA....IL RESTO è SOLO NOIA!heehhe ;-) kiss kiss gossip woman...la I.S.A. ;-)
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