mercoledì 13 ottobre 2010

Abbi dubbi

L'altra sera guardavo una delle Tv del Presidente del Consiglio. Andava in onda uno spot che caldeggiava la visione di una partita di calcio: protagonista dell'incontro era la squadra del Presidente del Consiglio. In un breve frame, era inquadrata la pelata del presidente della squadra di calcio, che è un amico intimo del Presidente del Consiglio.
Con un dubbio in testa ho spento la Tv e ho preso in mano un quotidiano di proprietà del Presidente del Consiglio; l'apertura parlava di un dossier uscito su un giornale del fratello del Capo di Stato (la tecnica giornalistica impone di non ripetere troppe volte la stessa parola: trovare un sinonimo, please...).
Lo stesso dubbio mi trapana il cervello. Butto via il giornale e prendo in mano un libro, impaginato con caratteri che uscivano da una casa editrice del Capo di Stato. Riappoggio il libro sulla mensola (comprata in un grande magazzino del Capo di Stato) e mi appresto ad ucire di casa.
L'alternativa è quella di andare al cinema, magari a vedere un film distribuito da una società del Capo di Stato, interpretato da un gruppo di amici del Presidente del Consiglio (quando non sono parlamentari o ministri, proprio perchè amici del nostro).
Scarto l'ipotesi, ma esco lo stesso, visto che ottobre ci regala ancora delle serate corrusche.
Ma quel dubbio mi arrovella la mente. Appena valico il portone di casa, mi imbatto in una sfilata di manifesti, irregimentati su di un muro scrostato. Tra le reclame della sagra del fungo e della fiera del peperone, troneggia, un po' spiegazzato ma senz'altro egemone, un rimasuglio della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale. Il poster invita i cittadini a votare per un partito (non importa il nome: Pdl o Forza Italia o Ranch Camillo; trattasi sempre di partito di plastica). In mezzo al logo stilizzato campeggia il nome e il cognome del Presidente del Consiglio o del Capo di Stato o Silvio Berlusconi o S.B. (Sua Bassezza).
E quel dubbio diventa sempre più martellante: saremo mica su “Scherzi a parte” (trasmissione peraltro in onda su una delle televisioni di Sua Bassezza)?
Per inciso: il computer sul quale sto scrivendo è mio. Di questi tempi occorre sottolineare anche la minima proprietà privata...

4 commenti:

  1. Eheheheh....acute osservazioni...
    Mi permetto di riportare un breve aneddoto sempre riguardo le " piccole " differenze fra noi ( Il Bel Paese ) e il Giappone ( ...si' si' quelli che si sono presi 2 bombe atomiche sulla testa , e nonostante cio' la prima clausola trattata durante la resa e' stata l'incolumita' dell'Imperatore...) .
    Pochi anni fa' il Ministro dei Trasporti Giapponese e' apparso in tv in prima serata , e col capo chino ha "umilmente" chiesto scusa al Paese perche' tutti i treni del Giappone nell'arco di un anno avevano totalizzato un ritardo complessivo di 6 secondi..!!!
    ...SEI SECONDI....!!!!!
    A 12.000 km di distanza , qui da noi nel Bel Paese mi sono dovuto sciorbire per circa due mesi su tv ,giornali ,internet e chi piu' ne ha piu' ne metta , un teatrino che aveva come protagonisti le alte cariche del nostro ( e spero a breve vostro ) Governo che litigavano per determinare di chi fosse la proprieta di un appartamento a Montecarlo....( e non solo ) il tutto condito da minacce di voti anticipati e governi tecnici...
    E tu caro Aldo mi dici di sentirti su scherzi a parte .... pensa come mi sento io ogni volta che torno in Italia....e ricorda:

    SEI SECONDI.....!

    Ciao
    Marcello.

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  2. Caro Aldo, sinceramente non so cosa congliarti... Perché quando mi capita di comprare un libro da Feltrinelli (anche più di una volta la settimana) non è che sto a pensare al traliccio che stava cercando di far saltare Giangiacomo... piuttosto confronto i prezzi con altre librerie. E anche quando vado a far spesa alla Coop non mi viene in mente che sto foraggiando la sinistra... E se mai dovessi avere i soldi per comprare una Mercedes non penserei certo che così facendo potrei aiutare una concorrente della Ferrari... Per fortuna in Italia la libertà c'è di comprare quello che si vuole e, soprattutto, di votare chi si vuole
    Matteo

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  3. ciao, ho trovato il tuo indirizzo sulla bacheca FB di Stefano Rozzarin e, poichè sono curiosissima, son passata a trovarti!
    Mi piace come scrivi, mi sa che passerò spesso! ho anch'io il mio spazio in questa giungla e quindi ho deciso di seguirti, così non mi perdo nulla!
    a presto
    Caterina

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  4. lucia.tombari@libero.it16 ottobre 2010 alle ore 14:42

    "di questi tempi bisogna sottolineare anche la benchè minima proprietà privata.. "ahah!! ci tranquillizzi anche col dire che il computer è tuo ed io aggiungo che è tutta tua anche l'ironia e la lievità con la quale parli del"conflitto di interesse"che appartiene non ad un industriale o ad unasocietà qualsiasi ma ad un capo di governo.. fatto non spiegabile nè accettabile in quasi tutte le democrazie..C'è chi per lo stesso motivo continua ad esternare ferocemente..finchè c'è libertà per farlo...

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