sabato 5 febbraio 2011

Locandine tempestose


Lo schiaffo del Quirinale: Napolitano ha fatto l'unica cosa che poteva (e doveva) fare, ovvero seguire la procedura costituzionale.
Il Tesoro di Tanzi: una paio di credenze tarlate dimenticate in uno scantinato del Parmense.
Scintille tra Fini e Barbareschi: una polemicuccia sbadigliante tra due amiconi.
Parla la regina del Bunga Bunga: confidenze di una escort nordafricana sulla cucina etnica e sul suo rapporto con il mascara.
Allarme in Casa Juve: Luca Toni ha la dissenteria.
Choc al Grande Fratello: uno sconosciuto manovale tira un moccolo ed è rispedito a casa sua (è il terzo in due mesi).

Ecco come si può tramutare un giorno qualunque in un inizio di Apocalisse (in attesa di quella vera: 21 dicembre 2012. Appuntiamocelo). Dobbiamo essere grati ai titoli dei giornali. Trasformano la Noia occidentale in una specie di drammatica piece teatrale infarcita di duelli all'ultimo sangue, tesori pirateschi, approdi da tempeste inenarrabili.

È la dimostrazione che tutte le vite – perfino le nostre – possono diventare avventurose e tragiche. Ma avventura e tragedia scorrono da altre parti, o troppo alte e troppo basse perchè possano colpire una qualsiasi edicola del nostro Paese.

Andiamo mestamente dal giornalaio, preparandoci alla nostra dose di preghiere laiche e quotidiane, avendo bene in testa che la distanza che c'è tra la comodità dell'informazione occidentale e la cruda vita è la stessa distanza che esiste tra Jules Verne e il centro della terra...

6 commenti:

  1. Cerchiamo di volare alto con la mente per staccarci da questa triste realtà e accorciare le distanze tra la volgarità e noi. e' l'unica cosa che possiamo fare..... e pregare dicendo "et libera nos a malo . Amen
    Alessandra Lucini

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  2. Dovremmo smettere di comprarli e i giornalisti che hanno ancora cose serie da dire dovrebbero crearne altri.Acida ma di una tristezza infinita.Qui' è la stessa cosa,tutto oltre l'essenziale e poi diciamo libertà della parola.Sono stati comprati anche i giornalisti famosi.Da noi resta "Le canard enchaîné" sempre valido e pericoloso per molti,adoro leggerlo.Crea il tuo,quanto certi dormirebbero male.Anch'io ho una data fissa in testa,le urne sperando che il popolo non si lasci più ingannare.Povera terra,altro che centro,siamo sulla luna.Grazie Aldo.Laura dalla Francia.

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  3. Interessarsi di problemi pregnanti implica un sforzo mentale che le meningi,di questa italietta morbosa e a corto di volontà seria, non riescono proprio a reggere.
    Certo questi tra lettore o ascoltatore non sono dialoghi tra Socrate e Ione, di platonica memoria, questi sono dialoghi tra muti e sordi, persone ricurve sopra la propria banalità.
    Che delusione...
    Grazie Aldo.
    Al solito sagace e riflessivo.
    Una carezza a te.
    Mariaconcetta

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  4. barbareschi????? ho lavorato con lui diverso tempo a teatro...... non voglio mai più..... l'ultimo spettacolo è stato ill Caso di Alessandra e Maria di Giorgio Gaber.....testo splendido...devo tacere...
    che notizie interessanti soprattutto quella del Bunga Bunga.....
    certo tutte le vite mutano ..le edicole si trasformano....e noi ci prepariamo rispettosamente alla preghiera... quella del cuore <3 grazie Aldo

    eleonora becelli

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  5. credo ci sia poco da commentare....almeno raccontato così ti ci puoi fare due risate....amare ma pur sempre risate i giornalisti scrivono quello che certi italiani amano leggere che vogliamo pretendere se anche i partiti politici si governano come se fossero prodotti sul mercato da vendere attraverso pubblicità ingannevoli e confezioni luccicanti è la legge dell'economia....si produce quello che si vende con più facilità

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  6. vero è che dovrei smettere di comprare i giornali ed iniziare a pregare..ma sono attività che non riesco proprio a fare!!!in attesa delle prossime elezioni con l'illusione che il popolo si risvegli accarezzo l'idea di emigrare nuovamente

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