giovedì 20 ottobre 2011

La bellezza negata




C’è un posto dove il tempo sembra non faccia presa sul mondo. Come se il mondo iniziasse esattamente da lì.
Un pugno di case, quasi sulla sommità del passo del Bocco. Faccio quella strada da quando sono nato. Terra di confine tra Liguria e Emilia. Per me è una landa fatata. Quando devo transitare per il Passo del Bocco cerco sempre di partire prima, per fermarmi qualche minuto su una panchina che sembra essere messa lì, apposta per guardare il vuoto. Una vecchia panchina di pietra.

L’altro giorno, alle sette di mattina, quella sedia di pietra era occupata da un anziano con la pipa. Solo, giaceva in una polla di acre silenzio. Tra la nebbia appenninica. Densa. Guardava l’ovvia bellezza della campagna. Mi sono seduto anch’io, dopo aver fatto un breve cenno con il capo. Mi sono rollato una sigaretta. In silenzio. Tutti e due avevamo uno sguardo vicario, despota, verso il panorama mozzafiato. La collina che declina, fino quasi a sfiorare un lembo di mare, giù in fondo. Guardavamo il nulla che, come ebbe a dire Monet, è il tutto, sorpreso in un momento di momentanea assenza.

Per me quel posto è come la piramide di Cheope o il Colosseo o un castello della Loira. È esattamente la stessa cosa, perché il valore - non immobiliare, ma paesaggistico, culturale, storico – del passo del Bocco è altrettanto inestimabile.

E allora dico: che cosa ci fanno quei pali della luce che sviliscono l’effetto? Mettereste una grondaia alla piramide di Cheope? E una antenna parabolica sulla facciata di un castello?

I pali della luce appartengono a una specialità tutta italiana: il nostro è il Paese dove non uno - dicasi uno - dei suoi innumerevoli stupendi paesaggi non sia segnato dal passaggio di un elettrodotto. Dove all'Enel non gliene frega niente della bellezza e men che meno della sua salvaguardia. Si dice che costa troppo interrare i cavi elettrici, ma cosa è “troppo”? Quale cifra è ”troppo” per conservare la piramide di Cheophe? Ma non ci sono enti, movimenti, autorità, partiti, che si sono dati l'impegno della tutela e dell'educazione ambientale e del contrasto alla deturpazione?

E mi sovviene che non ho mai visto un parlamentare dei Verdi, né un presidente di parco, né un segretario di associazione ambientalista incatenato a un traliccio, a digiunare sotto un elettrodotto. Magari funziona, no? E ho così la frustrante impressione che, qui da noi e solo qui da noi, i politici dell'ambiente, quelli che in suo nome prendono voti e incarichi, abbiano lo sguardo sempre più alto delle quotidiane brutture e delle locali nefandezze.

Immersi nell'empireo cielo delle grandi battaglie, quelle che non si vincono e non si perdono mai, quelle che garantiscono una rendita politica eterna...

11 commenti:

  1. TROVO TRISTI in genere LE DESCRIZIONI DEI PAESAGGI, ma trovo i tuoi scritti sempre puliti, poi..la tristezza è una cosa, nò??:-)

    RispondiElimina
  2. e pensare che stan tagliando altri fondi al ministreo dell'ambiente ....
    È sempre bello leggerti, anche se passo ... leggo ... e non commento!
    Caterina

    RispondiElimina
  3. il tuo italiano è di gran lunga superiore al mio, ma prendersela con gli ecologisti mi pare davvero come se tu sparassi, per quanto a salve, dentro le orecchie di un cane che colpa non ha

    RispondiElimina
  4. In politica si sa, sono le poltrone che contano, e se mettersi contro qualcuno equivale a perderla, meglio stare zitti.
    I tralicci sono davvero uno scempio, ogni volta che vorrei fotografare un panorama, me ne trovo uno davanti.
    Alessandra Lucini

    RispondiElimina
  5. Anonimo ha detto...
    Immagino il tuo stato d'animo quando descrivi ciò che ammiri, e condivido l'insipienza di chi dovrebbe proteggere e valorizzare quei posti, mentre pensano a alorizzare le loro rendite. Speriamo in una rivoluzione culturale dal basso e chissà un giorno...
    Ciao Aldo
    Antonio Lanza

    RispondiElimina
  6. tanto per consolarci con 'le bellezze altrui'...sono stata in Egitto due volte , a sedici anni con il Liceo Virgilio da Roma , qualche anno fa con mio marito. Avevo un ricordo romantico delle piramidi , mi sembravano lontanissime dalla città e quasi in mezzo al deserto , ok ero giovane e romantica ma adesso ? le piramidi sono attaccate dalla città , praticamente circondate dal cemento e dai...tralicci che portano la luce ai cammelli e alle orribili bottegucce attira stranieri...siamo noi che esportiamo bruttezza o , ormai , la bruttezza ci sta invadendo?

    RispondiElimina
  7. I grandi spazi, poesie della natura negati, schiaffeggiati, offesi , derisi. In questo ordito violato paghiamo salato il prezzo del “moderno”. L’uomo si fa sempre più piccolo ed insignificante capace solo di sfregiare.
    Spesso efficiente fa rima con deficiente.
    Cordialmente Mariaconcetta

    RispondiElimina
  8. il mio Panorama tagliato di netto, potrei vedere tutto il golfo di Napoli,ma un traliccio divide a metà il mio Panorama........che non è più un panorama....e ,ora , è una schifezza.
    by Bruna

    RispondiElimina
  9. La risposta che qualunque ministeriale ti darebbe è: ma dove li troviamo i soldi?
    Se tale risposta la dessero a me, direi ciò che affermo da quando ho l'età della ragione: se in Italia tutti pagassero le tasse ed i politici rubassero, avremmo le strade lastricate d'oro... .
    Ma la mia è l'utopia di un uomo che è invecchiato senza voler rinunciare ai sogni... .
    La pianto qui perché questo discorso mi portrebbe troppo lontano...

    RispondiElimina
  10. Mi domando....Quante persone,oggi,sono disposte a guardare un panorama mozzafiato,senza pensare di aver sprecato del tempo?Forse abbiamo bisogno di lezioni di estetica per farci illuminare gli occhi e il cuore della struggente bellezza di un tramonto,di boscose fronde mosse dal vento.....???Se ognuno di noi fosse mosso da tale spirito poetico e sentisse l'immensa armonia che ci circonda,non ci reputeremmo obbligati a proteggere gli oggetti del nostro benessere spirituale!!!!Ma d'impulso ci sentiremmo il piacere di difendere e migliorare le meraviglie che ci sono attorno....L'ignavia e l'incapacità di stupirsi di un 'opera d'arte quale è la natura sono un connubio micidiale!!!grazie,Aldo,la tua sensibilità è pari alla tua bravura!mina

    RispondiElimina
  11. Ti confesso che non mi ero mai posta questo problema sarà perchè non sapevo che i cavi potessero essere interrati ..... sarà perchè son abituata ai fili della luce che mi passano sopra la testa e che per me oramai fanno parte del paesaggio ...
    Non so esprimermi su questa questione ... su di me esercitano un fascino estetico anche i tralicci .... cosa questa che spesso mi viene rimproverata perchè , quando ci sono, non ho nessuna esitazione a metterli in bella mostra anche nelle mie foto ...
    Una cosa però so con certezza ... TU SCRIVI DIVINAMENTE BENE!

    RispondiElimina