mercoledì 12 ottobre 2011

Rivoluzioni geriatriche




Quindi, secondo Roberto Calderoli, i padani hanno il diritto all’autodeterminazione. Sognano di tracciare il loro perimetro, battere la propria moneta, parlare il loro idioma. Magari celebrare i loro personalissimi gemellaggi con i pellerossa o i lapponi (notare quanto lontano i padani vanno a trovare assonanze etniche). Vogliono governarsi perché “si bastano”. Fora dì bal.

In molte regioni d’Europa i partiti di quelli che “si bastano” (e si piacciono) conquistano sempre nuovi successi. Anche i polacchi (sì, i polacchi, perché, non possono?) hanno il suo bravo leader xenofobo, che vuole rispedire tutti gli stranieri a casa. Ma la lista è lunga (dal compianto Haider al francese Le Pen). I leghisti sono in buona compagnia.

Lo so che è una richiesta impopolare, perché anche in Padania c’è chi vede come fumo negli occhi i leghisti e rifiuta di mettere nel suo stemma araldico la polenta, ma sarebbe molto divertente provare ad accontentarli, “quelli che si bastano”.

Vedere come se la cava e come si diverte la Padania sola soletta.
Vedere come camperebbe, leader com’è nella produzione di reumatismi e cassoela. Chissà come si sollazzerebbero su e giù per Ponte di Legno, con Borghezio che canta “O mia bela madunina” con il cappellaccio pennuto e le braghe a mezza gamba.

Nei nazionalismi extraeuropei c’è sempre qualche cosa di pauroso e irruente. C’è la rabbia repressa di milioni di giovani che si affacciano al mondo per riempirlo di pugni. C’è una storia di usurpazioni, di ghettizzazioni. Ci sono storie di imperialismo e di sfruttamento. Poi c’è la guerra, ci sono i morti. I martiri. Una scia di storia da rimettere a posto e i tasselli di una società da ricomporre.

Nei nazionalismi europei c’è invece sempre qualche cosa di squallido e triste. Interessi di misera bottega. Un’antica piccineria di contrada in versione rimbambita. Ogni tentativo di moto insurrezionale sembra una rivolta per le pere cotte in un ospizio.

E c’è il terrore cieco che qualcuno venga a bussare alla porta per chiedere l’eredità...

7 commenti:

  1. a me sembra che ci sia anche altro ... una disperazione sorda da parte di figli maggiori con troppi fratelli e poche pagnotte da dividere. Non ho mai capito, accettato o condiviso nemmeno una idea leghista e vivo , abito piuttosto, in un paesone leghista apparentemente di un tenero verde pieno di rotonde fiorite. Ma se si gratta poco poco i commenti sono sempre a dir poco di un razzismo greve ed allergico a qualunque novità . Veniamo a mala pena accettati noi , coppia mista io piemontese e mio marito pugliese, io conosciuta come prof e come socialista, Osvaldo come medico ospedaliero estremamente rispettoso ed attento...però...non ci sono porte aperte salvo quelle dei condomini in cui abbiamo abitato con persone semplici e senza follie in testa .

    RispondiElimina
  2. Nazionalismo e patriottismo, che paura mi fanno le desinenze – ismo…
    Il disprezzo biologico è una sofisticazione per giustificare quello culturale.
    Il genocidio,l'olocausto, il progrom, piuttosto che la misoginia, l' omofobia certo dovevano incontrare la giusta e sacra opposizione.
    Certo l'uguaglianza intesa come bieco appiattimento
    di tutto il genere umano ( ho usato volutamente la parola genere) non é solo utopia, ma anche scelleratezza.
    Io aspirerei maggiormente alle differenze come arricchimento.
    Il " multi "mi piace molto più del" mono".

    Certo non siamo impastati di razzismo. consideriamo inferiore colui che sta a sud, non ci rendiamo conto che anche noi siamo al sud di qualcosa o di qualcuno ( penso ai frontalieri italiani trattati da topi dagli svizzeri immortalati a mangiare il loro formaggio).

    L'identità nazionale? Siamo capaci di raggiungerla?
    Se penso a qualche anno fa che chi diceva PATRIA veniva preso per fascista.
    Vedo più convinti e consapevoli inglesi e francesi per rimanere nell'alveo europeo.
    Ormai e menomale siamo tutti contaminati.
    Puntiamo alle eccellenze per tutti, piuttosto che alle uguaglianze.
    Non voglio fare demagogia. Questo è il mio pensiero.
    Desidero concluderlo così.

    " Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò ed andò ad aprire e vide che non c'era nessuno".
    Martin Luther King
    Mariaconcetta

    RispondiElimina
  3. Lettera di una donna qualunque a Umberto Bossi
    pubblicata da Alessandra Lucini il giorno venerdì 7 ottobre 2011 alle ore 13.07

    Caro Umberto,

    tu che vuoi tracciare i confini della Padania, premetto che la rovina dell'umanità è nata proprio dal primo confine che è stato tracciato, ma questa è una mia opinione che non pretende di essere verità.

    Tu che continui a dire che il Sud è una palla al piede di cui ti vuoi liberare...ti dico...d'accordo , se questo è il tuo desiderio e il tuo sogno nel cassetto, continua pure.....però prima di questo....ti chiederei una cosa.

    Prima di tracciare questi confini, prova caso mai a ripassarti la storia, quella raccontata dai vinti e non dai vincitori. E poi, restituisci al Sud tutto quello che gli è stato rubato, industrie, opere d'arte, non potrai restituire le vite che sono state distrutte, ma potrai per lo meno chiedere scusa per l'eccidio che è stato compiuto dal Nord.

    Quando avrai ridato al sud tutto ciò che gli è stato tolto, allora traccia pure i tuoi confini e fonda la tua sognata e agognata Padania.

    E a quel punto ripartiremo, ognuno con la sua cultura, ognuno con la propria agricoltura, ognuno con la propria fantasia e creatività, ognuno con la propria mafia, mettiamoci anche questa.

    Ora però ti voglio ancora chiedere una cosa, immagina che dopo aver tracciato i tuoi bei confini, un cataclisma si abbatta sulla Padania, bene, sappi che gli uomini del Sud, varcheranno quei confini per venire ad aiutarci, e lo faranno in nome di quei pochi "giusti" che non si trovano d'accordo con te.

    E, ti confesso che se questo si verificasse, ti augurerei di sopravvivere, mi piacerebbe soltanto poter fare lo stesso per vedere in quel momento, con quale faccia avrai il coraggio di guardarli in faccia....

    Tu che ti vanti tanto dell'"erezione" padana, con quello slogan di cattivo gusto, sappi che anche in questo i nativi del sud, sono molto più validi, se si parla di virilità caro Umberto, non c'è paragone.

    Te lo dice una donna che è stata sposata con un meridionale.

    Il fatto di essere costantemente in "erezione" come tu reclamizzi, bè, significa soltanto che forse anche sotto quell'aspetto i padani sono molto frustrati, se così non fosse, non persisterebbe quello stato continuo di durezza non credi?

    Sono una donna qualunque, una cittadina qualunque, che fortunatamente non la pensa come te.Alessandra Lucini

    RispondiElimina
  4. VALTER MASSIMO CONTU12 ottobre 2011 alle ore 13:56

    l'italia si deve far rendere tutte le pensioni ,stipendi e altro dato ai padani ,poi prenderli a calci nel culo e trattarli da extra comunitari senza permesso di soggiorno!!

    RispondiElimina
  5. Non è la sede questa per fare disquisizioni storico- geografiche e soffermarsi su accadimenti che in questi ultimi tempi ci stanno tormentando a proposito della credibilità di cui godiamo non solo in Europa ma al di là di qualunque frontiera!Se si ragiona semplicemente...ci rendiamo conto che non è possibile sopravvivere come "isole", circondate dalla barriera del mare!!!Sicuramente il mare dà l'impressione di tener lontani intrusioni indebite,approcci e contatti di ogni tipo...infonde la sicurezza dell'autosufficienza...!Sembra una metodica coraggiosa e intraprendente quella del CELODURISMO...ma in realtà è la patetica dimosatrazione di un livello galoppante ed inquietante di PAURA,MISERABILE E VIGLIACCA PAURA...Paura del confronto...paura dell'innovazione e conoscenza....paura dell'intelligenza...!!!!!Appare strano ed obsoleto tutto ciò...invece è tutto vero!!!!Ed è PARTE DEL NOSTRO GOVERNO !!!!!!Mina Pensi

    RispondiElimina
  6. per me la Lega è un pò un mistero. non capisco come chi la seguiva un tempo, quando era un movimento con un proprio senso - che non condivido - possa seguirla ancora adesso. non capisco che ci faccia ancora al governo, non capisco come facciano a seguirla cittadini del sud, non capiscono come possano continuare a votarla persone di cultura, intelligenti, per nulla razziste come alcuni genitori di amici del nord. un pò è il posto, Brescia e dintorni un pò ti socializzano alla Lega, a quanto mi è stato riferito... eppure continuo a non capire.

    RispondiElimina
  7. si...come la TELA DI PENELOPE distrutta di notte.
    un secolo per unire l'Italia ed un secolo per disfarla.......ma che bravi....mi domando solo se abbiamo abbastanza territorio per i nuovi cimiteri..
    by Bruna

    RispondiElimina