martedì 31 maggio 2011

Moderati, al voto!


 


Stavo tranquillamente sbranando una striscia di focaccia alle olive. Era domenica, ora dell’aperitivo. Una domenica normale, visto che nessun ente (comune, provincia, regione) mi ha chiamato alle urne e i referendum non sono ancora votabili. Ero all’ultimo boccone, quello più unto, più appetibile, quello a cui non rinuncerei nemmeno per l’ultima Marlboro, come direbbe Mango.

All’orizzonte si profila Ricky, milanese, 44 anni, piccolo imprenditore. Moglie e due figli. Il viso è arso da preoccupazione vivissima. La sua macchina - un Suv adattissimo alle traversate del deserto dei Gobi, ma rassegnato al valico dei Giovi - è stracarico di valigie e pacchetti. È appena arrivato. Mi guarda con aria funebre: «Siamo in mano ai comunisti, io là (nella Milano conquistata dai bolscevichi ndr) non torno più», gli occhi gli si velano di lacrime vere.

Mi armo di pazienza e gli spiego che anche Lavagna è in mano al (suo) nemico. Mi fanno eco tutto intorno le armi del comunismo: uno squadrone di carte di credito e di bancomat, una parata di telefonini dai trilli sincopati, un battaglione di aperitivi che costano come maglioni e maglioni che costano come l’affitto mensile di un bilocale.

È incredibile come le parole, in questo bizzarro paese, non abbiano più alcun significato, nè si sforzino di recuperarlo. Una sinistra molto – ma molto moooolto – moderata qui e là appesantita e smemorata dal benessere è la sola borghesia che l’Italia è riuscita a darsi in sessanta anni di democrazia. È la sola classe dirigente che sia riuscita a trasformare, almeno localmente e non sempre, una fetta dello sviluppo in servizi per tutti e, addirittura, a rubare meno.
Ecco, questa borghesi, incredibile ma vero, vengono assaliti in quanto “comunisti”. Il baluardo, ultimo e coraggioso, dell’occidente, è una destra che sembra appena uscita da un gulag e invece esce (come tutti: me per primo) da un bar con un Campari in mano.

Ma tutto questo che senso ha? Forse uno soltanto. Se alle prossime elezioni, come si auspica Berlusconi, i moderati, finalmente, andranno a votare, stravincerà la sinistra...

4 commenti:

  1. Chi stravince, ora, è il cambiamento del popolo e la sua voglia di cambiare... Questo è il tesoro :)

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  2. Parola per discolpare,
    scusare,legittimare,
    circuire, ingannare,
    il vacuo, il fatuo.
    La menzogna.
    Orrida sventura.
    Parola che diventa agito spero ci salverà.
    Una carezza Aldo.
    Mariaconcetta

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  3. ieri sera ero stranita e assaporavo la felicità degli altri come davanti ad un film in un cinema all'aperto. Stranamente verso le cinque del pomeriggio ho fatto un giro sui canali che vedo meno, quasi solo per i films. Niente , sembrava che non ci fossero state elezioni importanti. La sera mi sono adagiata sulla 7 ...mi sono proprio rilassata in compagnia di persone intelligenti , che non urlavano e che esprimevano le loro idee con calma e col sorriso. Pensavo 'Povero Pisapia !' e una lacrima mi ha colto impreparata alla canzone di Vecchioni 'San Siro'che mi ha riportata alla Milano conosciuta da piccola così solida e saggia.Insomma attimi di depressione resi attoniti dalla forte bellezza calda del neo sindaco di Napoli rapito dai suoi in un bagno di folla totalmente dimentica del passato recente e di tutte le fregature subite. Per la prima volta non ho avuto il senso della destra e della sinistra e dei partiti di riferimento . Ho sentito solo una bella novità di idealisti al potere ...orfani ma adulti!

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  4. ALDO CARO...IERI SERA ERO STRORDITA, TALMENTE FELICE DEI RISULTATI, POI SONO USCITA CON AMICI PER FESTEGGIARE,,,,CHE GRANDE SINERGIA...HO VISTO NEI LORO OCCHI LA RIVALSA, I SOGNI LA VOGLIA DI RINASCITA...MI SONO EMOZIONATA, ED HO BRINDATO AL NUOVO VENTO,,, GRAZIE CARO ALDO .

    Eleonora b,

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