martedì 29 novembre 2011

Chi pagherà più tasse?




Tutta questa rivoluzione finanziaria, secondo gli economisti, va stoppata con una sola cura: far pagare più tasse. A ben vedere anche la ricetta del taumaturgo Monti, verte sull’andare a toccare il portafogli degli italiani. E così aspettiamoci – prima di tutto - due lief motif, due punti fermi, dei nostri governi passati, presenti e futuri: aumento di benzina e sigarette. Poi tutto il resto con calma (acqua, luce, autostrada ecc.ecc.). Geniali.
Ma anche questo limbo “tecnico” finirà e si arriverà al clima pre elettorale. Vedrete che qualcuno metterà al primo punto del suo programma l’abbassamento dell’esosità dell’erario. Vedrete.

D’altronde sono stati conquistati grandi regni senza colpo ferire con la storia di far pagare meno tasse (trovatemi un umano sano di mente che non arda dal desiderio di pagare meno imposte).
Per molti tra noi, pagare un po' meno tasse compendia l'impegno di tutta una vita. Dalla notte dei tempi si scontrano due contrapposte scuole di pensiero sul punto cardine, sulla questione principe: a chi far pagare meno tasse? Perché l'idea che nessuno le paghi non è utopia, ma puro delirio.

Prima scuola, la più in voga, la più arzilla, la vincente dai tempi di Nabucodonossor fino alla rivoluzione francese, insegna così: paghino meno i ricchi. Più i ricchi sono ricchi, più i poveri troveranno gran quantità di avanzi sotto le loro tavole. Ai poveri le briciole fanno buon pro, e se gli rimane un po' di appetito, meglio, che così non pensano ad altro che a cercar briciole e non hanno tempo per uggiosi pensieri. Nei tempi moderni, questa teoria viene enunciata con termini meno terra terra, ma la sostanza rimane: se i ricchi spendono tanto c'è bisogno di un mucchio di operai che fabbrichino le cose che loro comprano. L'occupazione aumenta e alla fine tutti vanno a star meglio. Naturalmente a sostenere questa teoria sono i ricchi e gli economisti e i governanti a loro vicini.

La seconda scuola dice così: facciamo pagare il meno possibile i poveracci e il ceto medio. In questo modo decine di milioni di cittadini, e non solo un pugno di privilegiati, potranno soddisfare i loro bisogni. Non potranno mai comperare auto di lusso o yacth, ma una quantità straordinaria di beni e di servizi utili e interessanti.
Saranno milioni di persone più felici e più sane, disposte all'ottimismo e a lavorare meglio e di più. Va detto che questa seconda scuola è assai più giovane della prima e assai meno potente oggi come oggi.

In verità fino a poco più di cento anni or sono, i poveri tendevano a risolvere la questione delle troppe tasse facendo, quando proprio non ce la facevano più, una rivoluzione. Spesso gli andava male, qualche volta invece bene, ma alla fine hanno considerato che mettere su una scuola di pensiero e provare a farla primeggiare era senz'altro più economico e soddisfacente di un putiferio dagli esiti a dir poco nebulosi.

Il vero banco di prova per il governo Monti sarà proprio questo: applicherà la prima o la seconda teoria?
Io penso di avere la risposta, ma non ve la dico...

6 commenti:

  1. ..dai...non mi far stare con questo magone sul cuore....cosa farà Monti ??????.......Speriamo che non sia come gli altri che una volta a cavallo dell'Italia, non vogliono scendere più.....

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  2. Monti.......farà il gioco delle tre campanelle....non scopriremo mai sotto quale campanella sta la pallina........
    Bruna

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  3. AHAHAHAH ALDO, TANTO LE PAGHEREMO..NON LO VUOI DIRE??? SEI BIRICHINO ALLORA, ANCH'IO HO UNA IPOTESI MA CERTAMENTE NON LA RIVELO...SO SOLTANTO CHE I POVERI SONO ALLO STREMO E LA SITUAZIONE è DAVVERO DRAMMATICA...UN ABBRACCIO STASERA AL MONELLO ALDO ...

    eleonora b.

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  4. Lo dico io, applicherà la legge che farà arricchire i ricchi....purtroppo.... ma giustamente, saremo così indaffarati a cercare le briciole...però LA STORIA DEL PASSATO ORMAI CE L'HA INSEGNATO CHE UN POPOLO AFFAMATO FA LA RIVOLUZION........
    A.L.

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  5. In questa lotteria senza ricchi premi e cotillons ma solo con tiri mancini non è difficile intuire, che a pagare saranno sempre i soliti sfigati, che del potere sono ostaggi.

    Rifletto: quando si raggiunge una maggioranza bulgara … sento lezzo di sinistre alleanze , cucite e rammendate con un filo rosso di gattopardesca memoria.


    Una carezza.............
    Mariaconcetta

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  6. ciao Aldo, oggi hai toccato un argomento chemerita attenzione e un approfondimento particolare. Non mi permetto di dare ricette, nè di azzardare pronostici. Ho seguito negli anni, con molta apprensione, i vari momenti delicati della nostra economia e ricordi bene le ricette miracolistiche dei soloni imbevuti solo di ideologia e senza un minimo sentimento di solidarietà. Il comunismo ha fallito come pure il capitalismo sanguisuga e basato solo sulla rendita, dimenticando che l centro di ogni attività dovrebbe esserci l'uomo. Quest'uomo, cui vengono a mancare le coordinate della speranza, si trova a un guado. Che fare? se fosse per puro egoismo e direi anche ignavia si potrebbe scegliere di affogare, ma quest'uomo ha i figli, ha i nipoti , ha una comunità che gli sta intorno e del quale dovrebbe sentirsi parte, e ha il dovere di salvare la sua patria, per patri intendo il mondo. Ci vogliono nuove regole, nuovo patto, senza riserve, senza tatticismi.La ricchezza gestita da pochi non è giusto, come è assurdo che miliardi di esseri uani vivono al di sotto della soglia della povertà. Evitiamo dialettica spicciola tra noi, non ci distraiamo con questo o quel presidente del consiglio. Da soli non si possono risolvere problemi planetari. Dobbiamo sentirci parte di questo pianeta, dimenticare per un momento i nostri desideri e occupiamoci, con amore degli altri. Se saremo capaci di questa grade rivoluzione con idee e regole nuove rìvedremo un nuovo mondo dove non saremo costretti ad indovinare cosa succederà il giorno dopo. Amo il mio paese, se sarà necessario un mio piccolo sacrificio sarò orgoglioso di concorrere a salvarlo.
    Con affetto
    Antonio Lanza

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