domenica 18 dicembre 2011

Leghisti all'Arena di Giletti



Ho capito perchè la Lega è tanto incazzata con il governo Monti. L'ho capito sentendo Matteo Salvini (parlamentare padano che va per la maggiore, per qualche particolare che a me sfugge) in collegamento con l'Arena di Massimo Giletti: nella manovra non c'è nessun accenno al federalismo. E, sotto questo punto di vista, mi sento un po' leghista anch'io.

Però coltivo un sospetto inconfessabile, e voglio finalmente rivelarvelo, amici miei. Ma di questo famoso federalismo, gliene frega davvero qualche cosa a qualcuno?
E davvero la questione delle questioni, una scintilla di un memorabile moto rivoluzionario, financo una rivoluzione?
E come mai fino a qualche anno fa i federalisti in Italia erano una trentina, considerati più o meno come gli adoratori del Dio Serpente, ovvero dei simpatici e folcloristici allucinati?

Tutto ad un tratto, per qualche congiunzione astrale, ogni politico – di destra, sinistra o centro poco importa - rassicura il proprio elettorato che sì, certo, lui è un convinto federalista. E ci mancherebbe altro.

Non sarà per caso una mera faccenda tecnico-amministrativa per la maggior parte dei comuni mortali, ma di basilare importanza per Umberto “Polenta” Bossi e la sua residua quindicina di martiri federalisti?

Non sarà che i (tanti) deputati leghisti e i milioni di voti dati al Carroccio, con il federalismo c'entrino pochino e assai più semplicemente si tratta di un voto di protesta fiscale e sociale, poi banalmente attribuiti al centrodestra?

Me lo chiedo, sia chiaro, non per spirito polemico: questo sia ben chiaro.
Ma perchè anch'io, si capisce, sono convintamente federalista.
E che vorrei capire il perchè...

6 commenti:

  1. Molto tempo fa lessi un racconto, c'era una parte che mi lasciò perplessa, era la storia di 4 sorelle e la narratrice era una di loro, diceva:
    -Mia sorella è molto malata, ha una strana malattia "SINDROME DELLA FIGLIA UNICA"
    Ecco, questo è quello che penso dei federalisti, quante battaglie per arrivare all'Unità d'Italia, quante battaglie per avere un solo ed unico tetto.
    Aldo non so rispondere alla tua domanda, ma so che la famiglia non si abbandona quando naviga in cattive acque, ma si tende la mano e si cerca di risolvere insieme..
    Bruna

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  2. http://www.facebook.com/?ref=tn_tnmn#!/note.php?note_id=244624932255322
    A.L.

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  3. Caro Umberto,

    tu che vuoi tracciare i confini della Padania, premetto che la rovina dell'umanità è nata proprio dal primo confine che è stato tracciato, ma questa è una mia opinione che non pretende di essere verità.

    Tu che continui a dire che il Sud è una palla al piede di cui ti vuoi liberare...ti dico...d'accordo , se questo è il tuo desiderio e il tuo sogno nel cassetto, continua pure.....però prima di questo....ti chiederei una cosa.

    Prima di tracciare questi confini, prova caso mai a ripassarti la storia, quella raccontata dai vinti e non dai vincitori. E poi, restituisci al Sud tutto quello che gli è stato rubato, industrie, opere d'arte, non potrai restituire le vite che sono state distrutte, ma potrai per lo meno chiedere scusa per l'eccidio che è stato compiuto dal Nord.

    Quando avrai ridato al sud tutto ciò che gli è stato tolto, allora traccia pure i tuoi confini e fonda la tua sognata e agognata Padania.

    E a quel punto ripartiremo, ognuno con la sua cultura, ognuno con la propria agricoltura, ognuno con la propria fantasia e creatività, ognuno con la propria mafia, mettiamoci anche questa.

    Ora però ti voglio ancora chiedere una cosa, immagina che dopo aver tracciato i tuoi bei confini, un cataclisma si abbatta sulla Padania, bene, sappi che gli uomini del Sud, varcheranno quei confini per venire ad aiutarci, e lo faranno in nome di quei pochi "giusti" che non si trovano d'accordo con te.

    E, ti confesso che se questo si verificasse, ti augurerei di sopravvivere, mi piacerebbe soltanto poter fare lo stesso per vedere in quel momento, con quale faccia avrai il coraggio di guardarli in faccia....

    Tu che ti vanti tanto dell'"erezione" padana, con quello slogan di cattivo gusto, sappi che anche in questo i nativi del sud, sono molto più validi, se si parla di virilità caro Umberto, non c'è paragone.

    Te lo dice una donna che è stata sposata con un meridionale.

    Il fatto di essere costantemente in "erezione" come tu reclamizzi, bè, significa soltanto che forse anche sotto quell'aspetto i padani sono molto frustrati, se così non fosse, non persisterebbe quello stato continuo di durezza non credi?

    Sono una donna qualunque, una cittadina qualunque, che fortunatamente non la pensa come te.
    A.L.

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  4. Bisognerebbe fare uno studio etimologico e filologico della parola "federalismo" per giungere alla concezione politica delle varie forme del federalismo,tra le quali si distinguono: la "sovranazionale"caratterizzata da un movimento "centripeto" e quella "infranazionale"caratterizzata da un movimento "centrifugo",però,per tua informazione e soprattutto per i Signori leghisti è importante sottolineare che in tutti i casi il federalismo si presenta come forma d'unione e non di separazione,tra realtà sovrane divise...à bon entendeur salut...

    Gilda

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  5. Per i padani che sventolano il federalismo è un motivo di sopravvivenza: non esisterebbero se non facessero tanta PROPAGANDA.
    MLT

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