martedì 20 dicembre 2011

Monti, l'uomo del destino



Il bello della tecnologia è che tutto è a portata di mano. Non hai l’ansia della diretta. Così che qualche giorno dopo ho potuto apprezzare alcuni brani del discorso del Presidente del Consiglio, Mario Monti.
Ero solo in casa, verso le diciannove. Ho seguito la sua concione in quello stato di torpore crepuscolare nel quale è bello lasciarsi scivolare, soprattutto in inverno.

Specie la parte economica mi è sembrata nobilmente tediosa e mi è sembrato di percepire nell’intero emiciclo, a destra come a sinistra, il diffondersi di uno stato di sonnolenza – disturbato solo dalle pantomime dei leghisti – che risarciva i deputati (e tramite loro il Paese tutto) di lunghi giorni di spasmodica passione.

Man mano che le palpebre si facevano più pesanti, reclinavo la testa sul tavolo della cucina godendomi, nel dormiveglia, la modesta luce dei lampioni sottostanti che rilasciavano una luce arancione, ideale per calarsi nelle braccia di Morfeo. Un abbrivio ineludibile, se accompagnato dalla voce monocorde del nostro Presidente del Consiglio. Il governo guidato da Monti è salito di stima e gratitudine nella mia personale scala di sentimenti.

Mia moglie, rincasando mi ha trovato profondamente addormentato davanti al discreto bagliore azzurrognolo del video, come un cane ronfante davanti al focolare.

“Che cosa ha detto Monti?”
“Non lo so - ho risposto stiracchiandomi – ma è sicuramente Lui l’uomo che stavamo aspettando”...

7 commenti:

  1. davvero non so cosa sta prendendo alle italiche genti, ci mancava solo la ninna-nanna di Monti.
    Noi, una delle civiltà più articolate e longeve della storia ridotti a un branco di morti-viventi.
    Cosa ci vuole per svegliarci da questa semiparalisi che sta distruggendo il pensiero di tutti?
    Noi che vantiamo gli statisti più eccezionali che l'umanità abbia mai partorito....stiamo finendo nella casa del Grande Fratello?
    Spero che la nebbia dell'apatia che ci sta avvolgendo si dissolva e ci restituisca a quella dignità umana che ci CONTRADDISTINGUEVA..
    Bruna

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  2. tu riusciresti ad essere poetico anche commentando un elenco telefonico!

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  3. sono spaventato caro Aldo, da questo torpore saturnino atteso da mo-l-ti che in Mon-t-i hanno trovato la fine di quel c' era; mi spaventa l' assalto ai fondamentali principi della libertà democratica, dell' idea liberale che ha prodotto l' Europa stessa; mi spaventa il noioso rigoroso metodico rimettere ordine non tanto nella finaza e nelle tasche degli italiani, quanto nella loro coscienza, nella loro libertà, nella loro moralità.
    E mi spaventa il sonno di chi non vuole vedere, di non vede, di chi crede che finalmente un pò di noia ci voleva.
    Le dittature nel corso dei secoli hanno assunto varie forme: quella della noia non l' avevamo ancora vista. E' una novità. Guido

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  4. Ma rio Mon ti ha que sta par la ta ro bot ti ca che fa dav ve ro dor mi re...
    I suoi cir cui ti co m un que non so no sta ti dan neg gia ti dal l'uo vo che gli han no ti ra to.
    Meglio un uovo oggi che un duomo domani
    A.L.

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  5. L'uomo del destino porta una tranquilla stasi di sentimenti...Stanchi e tranquillizzati dalla forza penetrante e seducente della voce....Sì, siamo stati abituati ad ascoltare voci...voci..prima roboanti ,scintillanti e man mano...monocordi e soporifere....Sempre voci,che adesso volutamente accettiamo perchè non ci resta altro....!!!!Siamo per caso in letargo??????Ma dove siamo?Dove andiamo....?Mina

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  6. Per fortuna non è l’uomo della Provvidenza.
    Non servirebbe il Valium naturale ,quasi biologico, ma l’assenzio. Mi spedirei da sola .. A quel paese.
    Un colpo di italico harakiri e via!


    Sono libera dal disincanto.
    Una carezza Mariaconcetta

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  7. Sarà... . Ma mentre noi ce la dormiamo, lui mette mano ai nostri pochi sudati quanttrini, lasciando quanti se la sono sempre goduta a brindare al nuovo anno che promette di esentarli da patrimoniali e contributi... .

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